Piazza Montanelli

Il progetto per Piazza Montanelli, nato dalla collaborazione con lo studio Heliopolis 21 Architetti Associati, prende forza da tre elementi distintivi che lo hanno guidato fino alla realizzazione: Pietra, Acqua e Vegetazione. Precedentemente la Piazza, che domina l’area centrale del comune di Fucecchio, si presentava come una distesa di asfalto senza identità; utilizzata solo per scopi commerciali o per manifestazioni. La nuova Piazza, con al centro il monumento di Giuseppe Montanelli realizzato nel 1892 dallo scultore fiorentino Raffaello Romanelli, cerca, invece, di incentivare la socializzazione tra i cittadini donando loro uno spazio fino a poco tempo fa assente, un luogo di comunità, identità, dove potersi ritrovare. Situata in un lotto irregolare per geometria e pendenze, la nuova piazza si presenta come un “tappeto” di pietra disteso, in travertino colore “Moka” tipo “Pietra Listone Arredo di pietra”, la cui tessitura viene regolata e ritmata da dei ricorsi in acciaio corten che allo stesso tempo svolgono la funzione di raccolta delle acque e illuminazione, andando ad animare la Piazza con un attento gioco di luci. Sui lati della piazza, regolarizzata per forma, sono stati inseriti due filari di alberi, sotto i quali si possono trovare luoghi di raccolta con arredo urbano di vario genere. Oltre al gioco di luci e di materiali, la Piazza viene animata da una fontana a terra che sarà gestita dall’amministrazione per feste ed eventi.

Il progetto è stato promosso dal Comune di Fucecchio e dall’Ausl 11, per creare una “Nuova Porta Urbana” risolutiva delle problematiche di accessibilità e mobilità pedonale/veicolare dell’antico Borgo medioevale e della zona Ospedaliera, entrambi in zona dominante rispetto al recente contesto urbano. L’opera è inserita in zona valliva, sul fronte Nord del vecchio centro, in un contesto caratterizzato da forte dislivello tra nucleo originario e nuovi insediamenti; costituisce oggi la “Nuova Porta Urbana” al servizio del centro storico e della struttura ospedaliera, con spazi di sosta veicolare e connessione alla viabilità esistente. Il percorso pedonale inizia a valle da uno slargo e si sviluppa tangente alla Piazza intitolata a Giovanni Paolo II nella quale è presente fontana rievocativa del “Barchino del Padule”. Il primo salto di quota è collocato a circa metà percorso con dispositivo di risalita meccanizzata (scala mobile); prosegue successivo percorso pedonale fino ad arrivare all’impianto di risalita vero e proprio (ascensori e Scale) inserito nella “torre“ concepita in due volumi, con profili di richiamo storico connessi da un volume trasparente passante, che consente la vista lato valle e della zona di interesse SIR “Padule di Fucecchio”. Questo sistema permette il raggiungimento dei vari livelli richiesti dalle esigenze ospedaliere e quello più alto, dal quale attraverso il collegamento aereo, costituito da percorso sospeso, si raggiunge l’antica Via Castruccio.

Premio Architettura Toscana

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