L’impostazione planimetrica a piastra di un solo piano fuori terra soddisfa l’esigenza primaria di una organizzazione razionale della biblioteca ed al tempo stesso favorisce la creazione di uno spazio pubblico che riproduce la suggestione di strada pedonale coperta. Il percorso informale tra le due città dense viene assorbito con il risultato di includere i flussi pedonali verso il sottopasso alla stazione entro il nuovo organismo edilizio. Questa dinamica consente ai passanti un approccio diverso ed innovativo con i servizi della biblioteca, verso i quali si sentiranno naturalmente attratti. Il nuovo edificio non esprime rappresentatività con la forma della sua architettura, il suo valore simbolico è nel modo di rapportarsi al contesto e alla natura. Alla scala urbana l’architettura è seminascosta dal verde, unica emergenza i camini di ventilazione. La biblioteca è un simbolo di per se stessa: simbolo della conoscenza, dell’ampiezza di vedute, di fruizione intelligente delle risorse; una sorta di monumento alla sostenibilità alla cultura del rispetto dell’ambiente. Questa biblioteca, realizzata con struttura in legno lamellare e con muri di tamponamento in balle di paglia, che sfrutta sistemi di ventilazione naturale, risponde alle caratteristiche specifiche di ecocompatibiltà, sostenibilità, efficienza energetica, capacità di isolamento termico ed acustico, e costo contenuto che l’Amministrazione desidera ottenere e ne rappresenta quindi il simbolo, il monumento.

Premio Architettura Toscana

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