L’immobile oggetto di intervento è un grande appartamento ubicato all’ultimo piano di un condominio degli anni ’70, al limitare del centro storico di San Casciano verso la bella campagna del Chianti Fiorentino, in una zona con caratteristiche paesaggistiche di pregio. Un approfondito studio di fattibilità, fatto a monte della compravendita, si è focalizzato sulla possibilità di ristrutturare l’unità immobiliare nella distribuzione interna, nel design e nelle finiture. Dopo diverse soluzioni progettuali, è stata trovata una versione che riuscisse a fondere lo stile desiderato con le funzionalità richieste, rimanendo nel budget. Il progetto si è così concretizzato unendo le necessità del Committente, intendendo sia le richieste funzionali che economiche, la struttura dell’immobile, che dava poco margine di intervento, alle scelte progettuali intraprese. Si è così costituito un susseguirsi di ambienti luminosi dal design pulito e lineare, zona living, cucina e pranzo collegate da ampie aperture, una zona notte divisa da quella giorno ma unita a questa dal pavimento in listoni di legno e da una pallette di colori che fa da trait d’union in tutto il percorso visivo.

L’intervento riguarda il recupero a fini abitativi di un rudere costituito dall’aggregazione di diversi corpi edilizi di varia storicità dislocati su più livelli al di sopra di un terreno in forte pendenza . L’intervento di restauro è consistito nel preservare quanto possibile e nell’evidenziare i nuovi interventi con un linguaggio contemporaneo evitando false ricostruzioni dai tratti vernacolari. I due grandi volumi vuoti di partenza sono stai collegati tra loro ed utilizzati su più livelli nella ricerca della massima fruibilità degli spazi. L’ingresso principale , come nella più classica tipologia di casa rurale toscana, avviene dalla cucina a sua volta aperta sulla zona pranzo e affacciata sul primo livello del giardino. Una nuova scala inserita all’interno del terrapieno conduce all’ampio volume del soggiorno ( ex granaio) che si affaccia su un secondo livello di giardino. I grigliati esistenti sono stati risolti con serramenti in acciaio di minime sezioni e il doppio volume è accentuato da un portale in corten a doppia altezza. L’accesso alla zona notte padronale è dato attraverso un soppalco adibito a studio al quale si accede da una scala volutamente staccata dalla tessitura muraria facciavista. Gli arredi sono su disegno e generalmente integrati nella struttura muraria . Particolare attenzione è stata posta nel sottolineare il rapporto dell’interno dell’edificio con lo straordinario contesto naturalistico in cui è inserito.

Il nuovo complesso si colloca sul fondovalle del fiume Pesa che solca il paesaggio collinare. È articolato in due parti: il capannone e il fabbricato uffici e servizi. Il capannone dei reparti produttivi (un rettangolo di 300×100 metri) è parzialmente incassato nel pendio e ha la copertura metallica color ocra, ritmata dagli shed. Le facciate del capannone, percorse da una striscia finestrata, sono marrone scuro. Tre torri, realizzate con elementi prefabbricati, sporgono dalla lunga facciata verso valle e contengono gli impianti tecnici dell’area produttiva. I colori ocra (del tetto) e marrone (delle facciate) riprendono quelli della terra dei campi circostanti. Il fabbricato uffici e servizi è collocato sulla testata nord del capannone, è di tre piani fuori oltre a un piano interrato per i locali tecnici e gli spogliatoi. Il fabbricato è caratterizzato dalla facciata vetrata curvilinea con un andamento sinuoso che varia ai diversi piani. La facciata è segnata dai nastri in alluminio naturale del marcapiano. Il nastro, in corrispondenza del primo piano, aggetta dalla facciata a formare una gronda curvilinea che segnala l’ingresso e l’innesto del volume murario sporgente della mensa (dove si riprende il colore marrone scuro delle pareti del capannone).

Premio Architettura Toscana

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