L’edificio, a pianta rettangolare, è costituito da tre ambienti contigui e comunicanti: uno destinato alla cucina-cambusa; un secondo con carattere polifunzionale e l’ultimo occupato dai servizi. Esteticamente, il fabbricato si presenta come un poliedro a base rettangolare la cui sezione trasversale riproduce l’immagine elementare della casa con tetto a due falde. Per sottolineare questa forma primigenia i due lati minori sono stati rivestiti con una lamina brunita di rame, la stessa che ricopre il tetto a capanna. La scelta è stata dettata anche dalla necessità di proteggere efficacemente le murature, recuperando la pratica presente nel nostro Appennino di coprire con lamiere le facciate più esposte alle intemperie. Le due pareti lunghe, protette dalla sporgenza delle gronde, sono foderate con tavole di legno di abete al naturale; identica essenza per i portelloni delle aperture. La scelta di nascondere le componenti tecnologiche e dunque di concepire i canali di raccolta delle acque meteoriche come due fessure in prossimità delle gronde e di incassare i canali discendenti all’interno delle murature è stata dettata dalla volontà di far risaltare la pulizia formale del volume. La tecnica costruttiva adottata è la muratura portante. Questo nuovo edificio, pur rifacendosi a criteri tipologici e costruttivi propri della nostra Montagna, intende rifuggire facili e falsi esiti mimetici nella ricerca di un appropriato rapporto con il contesto ambientale.

La Malga

La sala polifunzionale del complesso delle Felci, si trova all’interno dell’oasi naturalistica WWF del Dynamo Camp (struttura dedita alla terapia ricreativa, in cui vengono ospitati bambini affetti da gravi patologie, in gruppo o accompagnati dalle famiglie). È stata ricavata dalla ristrutturazione di un lungo corpo di fabbrica, denominato La Malga, in origine destinato a stalla per bovini. Esigenze di tempi costruttivi particolarmente contenuti e la volontà del committente di realizzare un edificio a ridotto impatto ambientale e a basso consumo energetico, hanno stimolato la soluzione progettuale di una “struttura nella struttura”. Del fabbricato esistente rimanevano le sole murature esterne, quindi è stato deciso di inserire all’interno del perimetro murario una struttura prefabbricata in legno, con pareti a telaio e copertura su capriate leggere con tiranti metallici. Le altre esigenze erano quelle di avere una sala versatile e adatta a diverse funzioni (sala da pranzo, aula didattica, con predisposizioni anche per corsi di cucina, e sala conferenze) ma senza far palesare le numerose dotazioni impiantistiche necessarie. Tutti gli impianti corrono a pavimento, compresi i canali di mandata e di ripresa dell’aria, e si dipanano all’interno delle contropareti interne fino alle due cornici sommitali che corrono sui lati lunghi dell’aula. Gli infissi sono riquadrati da telai in legno che “incorniciano” vedute del bosco estremamente suggestive.

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