Opera Prima
L’intervento di realizzazione della nuova Piazza dell’Immaginario rappresenta un’azione leggera dall’impatto profondo in un quartiere dove l’assenza di spazio pubblico costituisce un problema evidente. Capannoni, supermercati, case, ristoranti e negozi cinesi si interrompono per pochi metri all’interno del densamente costruito Macrolotto Zero per lasciare posto ad una superficie da ripensare e riqualificare. Ciò che prima era parcheggio diviene spazio aperto ai cittadini del quartiere e alle loro possibili iniziative. Il progetto si configura all’interno della seconda tappa di un percorso promosso nella Chinatown pratese dall’associazione Dryphoto arte contemporanea. In questa edizione 2015 le opere di Francis Alÿs, Bert Theis, Pantani-Surace sono strategicamente installate sulle facciate di tre edifici tangenti la piazza. L’obiettivo è quello di favorire e promuovere uno scambio culturale e riflessivo su quelle che sono le questioni legate al quartiere, e al suo immaginario. Se l’installazione di opere fotografiche delinea verticalmente i confini della piazza e ne definisce le intenzioni, la nuova pavimentazione traccia orizzontalmente il suo perimetro preciso e racchiude le sue potenzialità. Questi sono i punti di partenza progettuali per la realizzazione della nuova Piazza dell’Immaginario a Prato. La nuova pavimentazione viene quindi pensata simile ad un mosaico, capace di impreziosire lo spazio e al contempo ridefinirlo.
Committenza
Dryphoto Arte Contemporanea, Associazione culturale [chì-na]Impresa Costruttrice
ASMIndirizzo
via Umberto Giordano, PratoProgetto dal
2015al
2015Realizzazione dal
2015al
2015Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.
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