Restauro | Recupero
LA “NUOVA DOGANA D’ACQUA” La “Dogna d’Acqua” è un progetto per la ricostruzione sulle vie d’acqua di un edificio costruito negli anni Trenta dell'Ottocento, ordinato dal Granduca Leopoldo II di Toscana e demolita dalla guerra. Il progetto mantiene inalterati i due canali navigabili sottostanti dotati di volte sulle quali è stata ricostruita la “Nuova Dogana d’Acqua”. L’edificio è in acciaio e vetro con una struttura in elevazione costituita da un telaio spaziale realizzato con colonne in HEB360 e travi principali in HEA300. Le perimetrazioni sono state realizzate con sistemi prefabbricati a secco. Il condizionamento è stato realizzato con sistema termomeccanico e trattamento aria. Il perimetro esterno è costituito da pareti ventilate in vetro serigrafato che riproducono l’immagine della “Vecchia Dogana d’Acqua”. La copertura, munita di lanterna è stato realizzata con coil in acciaio elettrocolorato ventilato montato a mano ribordato, con padiglioni uguali a quelli preesistenti. Le parti interne sono state realizzate a secco, i controsoffitti in cartongesso con impianti incassati, isolanti in pannelli di legno, pavimentazioni in linoleum, ascensore, compartimentazioni REI 60, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Committenza
Comune di LiovornoImpresa Costruttrice
Frangerini Impresa SrluIndirizzo
via della Cinta Esterna 44, LivornoProgetto dal
2013al
2014Realizzazione dal
2014al
2015Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.
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