Il complesso “La Querce”, originariamente costituito da un casale e due annessi, rispecchia perfettamente per morfologia e forme l’architettura contadina Toscana. L’intervento sull’intero complesso è iniziato con il restauro del Casale, la ristrutturazione edilizia dell’annesso principale e la demolizione dell’annesso secondario. Sull’impronta originale di quest’ultimo è stata realizzata una piscina a sfioro di 5x 13,5 metri. Il Casale di circa 540 mq si distribuisce su due piani. Il piano terra, adibito a zona giorno, è caratterizzato da ampie porte finestre ad arco che si aprono sul paesaggio circostante. Forte è la presenza di una tradizione architettonica. Volte a crociera e a botte originali in cotto, si alternano negli ambienti al piano terra. Una cucina “sartoriale” che racconta uno stile raffinato con materiali pregiati e forme senza tempo. Salendo la scala in pietra si raggiunge il piano primo, in cui sono ben distribuite cinque camere da letto matrimoniali ciascuna con il bagno privato. L’annesso di circa 100 mq è un grande “openspace” destinato a zona hobby. Una particolare importanza è stata conferita al “landscape“. Una progettazione dello spazio esterno mirata al superamento dei differenti livelli di quota appositamente creati per dare ad ogni elemento la singola importanza. Scalette in cotto e percorsi ben delineati collegano i fabbricati alla magnifica piscina che si affaccia sul sottostante campo da golf e al campo di bocce circondato da olivi secolari.

Villa Golf

La Villa Golf, di nuova costruzione, è situata nella porzione occidentale di Castelfalfi, aperta sul suo meraviglioso campo da golf. Il cuore architettonico e funzionale della Villa è costituito dal corpo centrale con funzione di zona soggiorno-pranzo dove all’interno funge da fulcro vitale un grande camino in mattoni e legno antico. Dal corpo centrale si accede alla loggia con copertura a travi e travetti in legno lasciate a vista esposta a sud-ovest e ad un patio con una fontana posta a nord-est sotto una pergola. Le ampie porte finestre permettono la continuità dello spazio interno con lo spazio esterno. Dal fulcro si dirama la zona notte costituita da quattro camere da letto ciascuna con proprio bagno. A nord-ovest si trova l’ingresso principale, la cucina, una sala tv e gli ambienti di servizio. Il corpo centrale ha copertura a falde con struttura lignea e pianelle in cotto, le coperture restanti sono del tipo piano, con formazione di “giardino pensile” del tipo estensivo. Una piscina stretta e lunga su due livelli è un tutt’uno con la villa circondata da un verde ornamentale e di schermatura. La villa rispetta i rapporti architettonici tra i singoli elementi che determinano una perfetta integrazione della villa stessa con il paesaggio circostante attraverso un accurato studio del cromatismo esterno. Il progetto è stato caratterizzato dallo stile toscano per la scelta di materiali tradizionali e moderno per la concezione degli spazi interni in rapporto con l’esterno.

Il Casale “Bovalico” è situato a sud-est di Castelfalfi; nel cuore della Toscana, aperto su una meravigliosa vallata. L’edificio di 680 mq, circondato da 4.300 mq di verde privato è posto all’interno del golf e si sviluppa su tre piani ed una porzione minore ad un piano ammezzato. Trovato abbandonato ed in stato di avanzato degrado, con solai pericolanti o tetto quasi inesistenti e ampie porzioni di muratura crollate è stato completamente demolito. La nuova costruzione è stata realizzata con muratura portante in laterizio “poroton” rivestita esternamente con muratura in pietrame faccia vista, rispettando i requisiti antisismici e quelli di efficienza energetica. Il casale è stata realizzato nel rispetto dell’ambiente e della tradizione storica della Toscana, in armonia con le proporzioni, i materiali (cotto, pietra e legno) ed i cromatismi dell’antico complesso pur rinnovandolo con una loggia e una terrazza panoramica verso il Castello. Il tetto ed i solai sono stati realizzati con struttura a vista consistente in travi e correnti in legno e scempiato in mezzane di cotto. Il Casale è stato suddiviso in quattro unità immobiliari, la cui estensione varia dai 90 ai 150 mq. Ciascun appartamento ha un accesso ed un giardino privato, ognuno dispone di una cantina privata con proprio locale tecnico e di posto auto esterno coperto da pergola. La piscina condominiale, ampia e perfettamente attrezzata, è circondata da alberi da frutto ed essenze tipiche locali.

Il Casale “Casiscala” è un gioiello incastonato fra le verdi colline di Castelfalfi, nel cuore della Toscana tra Firenze e Siena, immerso in un incontaminato paesaggio di riserva di caccia. Il Casale, con una superficie di 310 mq e circondato da circa 3.500 mq di verde privato, trovato in stato di abbandono e pressoché diruto, è stato oggetto di un’attenta opera di restauro dal 2013 al 2016 attraverso il quale è tornato al suo antico splendore come Villa indipendente, dimora esclusiva dotata di tutti i comfort moderni. Il recupero architettonico ha cercato di preservare le originali ed autentiche forme del casale rurale, nel rispetto dell’ambiente e della tradizione storica della Toscana, in armonia con le proporzioni, i materiali (cotto, pietra e legno quanto più possibile recuperati) ed i cromatismi dell’originario Casale. La residenza si sviluppa su un piano terra costituito da una zona di ingresso con ampio camino, cucina con parete in pietra faccia vista, una camera da letto ed un bagno; scendendo sei gradini si raggiunge il soggiorno, in contatto visivo con la zona del camino e l’area esterna della piscina. Salendo una rampa di scale si raggiunge il primo piano formato da tre camere da letto ciascuna con proprio bagno, un’ampia loggia regala un affaccio ad ovest sulla suggestiva vallata. Completano il complesso un annesso di 78 mq destinato a garage ed una piscina con solarium; il tutto circondato da olivi ed essenze tipiche locali: alloro, ginestra, timo e rosmarino.

Il nuovo impianto di produzione di energia elettrica da biomasse lignee operante in assetto cogenerativo è previsto nel programma di recupero della Tenuta di Castelfalfi; la sua collocazione prossima all’edificio dell’azienda agricola suggerisce un approccio paesaggistico, fortemente richiesto dall’amministrazione di Montaione per l’intero piano attuativo. L’impianto produce il caldo e il freddo che attraverso una rete si distribuiscono alle abitazioni e alle strutture ricettive. Il progetto del nuovo impianto insieme alla riorganizzazione e rinnovamento dell’azienda agricola esistente, segue due fondamentali principi guida: la suddivisione dei flussi di transito tra addetti/visitatori/mezzi, insieme all’uso di schermi visivi vegetali, per conservare l’identità agricola rispetto alla nuova realtà; particolare attenzione alle nuove coperture con soluzioni di valore estetico, per qualificare la vista dall’alto e attutire l’impatto visivo, attraverso superfici con un’immagine “vibrata”, composita, che le rende omogenee, pur nella loro varietà e sovrapposte ai piazzali di manovra. Una trama disegnata di profili metallici incassati ordina l’intera area e dà forma e proporzioni a superfici caratterizzate da materiali, cromie, disegni e ampiezze differenti;una sorta di mosaico che riproduce in termini artificiali e schematici il più ampio mosaico paesaggistico circostante, accostando elementi minerali (ghiaie con granulometria e cromia differente) alle porzioni vegetali circostanti.

Il progetto di rigenerazione della Tenuta di Castelfalfi vede il suo avvio dal recupero dell’antico borgo di origine longobarda, centro geografico e simbolico di un ampio territorio. Con un masterplan che coordina e definisce gli interventi e le gerarchie degli spazi pubblici si avviano una serie di interventi sulle pavimentazioni e illuminazione della viabilità, il recupero di un giardino aperto il cui impianto attuale risale ai primi del ‘900 e la realizzazione di una prima parte di parcheggi. Con il riassetto della viabilità viene realizzato il cablaggio delle reti e del teleriscaldamento ed attuato un programma di decoro e coerenza stilistica attraverso il disegno della pavimentazione, dell’arredo urbano e dell’illuminazione che, nel rispetto dei requisiti di funzionalità ed economia, qualifica lo spazio, esalta il tracciato storico e ritma il cammino tra le varie emergenze del borgo. Il giardino storico, dopo anni di abbandono si riappropria del suo ruolo di spazio verde, fresca alternativa al costruito, grazie al restauro dei percorsi, alla nuova illuminazione e alla manutenzione e integrazione della variegata vegetazione. Nella zona nord del borgo si realizza una prima porzione di parcheggio come previsto dal piano attuativo; la soluzione direttamente suggerita dai caratteri circostanti e mitigata dalla vegetazione, riprende il tema dell’impianto rurale dell’olivo e le cromie circostanti per armonizzarsi con il contesto di particolare pregio paesaggistico.

Premio Architettura Toscana

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