Il progetto riguarda un antico casale del 1887, nelle vicinanze del Comune di Lucca ed un più recente annesso rustico destinato a tirasotto, il tutto immerso in un paesaggio collinare ed ambienti boschivi. L’intervento di restauro valorizza gli elementi strutturali tipici dell’architettura locale, l’utilizzo del mattone faccia a vista, della pietra di Matraia e del legno di castagno, rivisitando i materiali in chiave contemporanea. All’interno si è provveduto ad applicare manualmente intonaci a base di calce naturale evidenziando la struttura irregolare delle pareti dovuta dall’utilizzo di materiali come il sasso e la pietra. Il recupero delle travi e delle tavelle tramite sabbiatura è un richiamo alla tradizionale architettura interna toscana attualizzata mediante la sbiancatura dei soffitti. L’esterno dell’immobile è stato conservato inalterato mantenendone la storicità senza intaccarne il fascino optando per degli infissi esterni in acciaio dal profilo contenuto. Nel giardino l’ampia piscina s’inserisce nel paesaggio circostante, dove il disegno delle pavimentazioni rispetta la vegetazione secolare lasciandone inalterata la posizione. Il volume del tirasotto è stato totalmente ristrutturato internamente, optando per materiali e colori contemporanei, dove il pavimento in calcestruzzo ed il blocco nero a sevizi contribuiscono a dare nuova identità.
La tenuta del Buonamico si trova in Toscana, a sud ovest di Montecarlo di Lucca. È un’azienda storica, la più prestigiosa della regione, recentemente ampliata e ristrutturata. Produce vini famosi e un olio “di Re”. Con questo progetto di una struttura turistico-ricettiva, ne ho voluto precisare l’immagine, proponendo un edificio che ricorda una foglia di vite, leggermente appoggiata sul terreno. Il paesaggio si apre sugli Appennini, sul borgo di Montecarlo adagiato sui rilievi collinari e sulla pianura coltivata che defluisce verso il Mar Tirreno ed ha avuto una influenza rilevante nella progettazione. La struttura portante, in legno lamellare, è formata da tre grandi archi che si incrociano al centro. La copertura in rame ossidato. L’edificio si sviluppa su tre piani degradanti, seguendo il naturale andamento del terreno. Il ristorante occupa parte del primo piano ed è formato da una sala da pranzo interamente vetrata, le cui pareti mobili e trasparenti creano continuità con la terrazza. La cucina è visibile dalla sala da pranzo. Un ascensore contenuto in un cilindro di cemento dorato, conduce al piano inferiore dove si trovano undici suite, ognuna delle quali si affaccia direttamente su un piccolo giardino privato coperto da pergolato. Un altro ascensore, più piccolo, conduce al piano successivo ad un centro benessere, alla grande piscina ed ai giardini che sfumano nella terra coltivata.
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