Casa Pizzi

Il tentativo di citazione difficilmente può essere relegato all’interno di ambiti definiti o limitati poiché, superando schematismi, classificazioni e tendenze, attinge con estrema spontaneità e libertà all’inesauribile patrimonio tipologico e formale della tradizione contadina traendo da essa gli elementi essenziali propri di un amplissimo e inesauribile abaco lessicale. L’elemento di ispirazione è la casa, ovvero il suo archetipo e quindi origine ed essenza della casa stessa. Il progetto richiama, nella sua impostazione generale, un’immagine primordiale e sintetica della dimora rurale toscana, riprodotta nella molteplicità delle sue varianti nei disegni dei quaderni e impressa nei ricordi d’infanzia. La capanna monolitica, rievocazione della casa primordiale (microcosmo, rifugio, protezione, intimità), è composta da elementi essenziali: l’attacco a terra, il muro (dominio dell’architettura), la copertura, enfatizzata dal grande camino (coronamento e rimando al cielo). L’impianto che ne consegue ricerca l’unitarietà architettonica che si traduce in un blocco articolato sulla massa muraria volta a sottolineare, con l’unità materica, una tettonica semplificata. La stessa costruzione tettonica viene enunciata dall’attacco alla terra: un basamento alto staccato sessanta centimetri dal piano di campagna che intende instaurare con il suolo una relazione di intima continuità, una sorta di naturale concrescenza.

Premio Architettura Toscana

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