Restauro | Recupero
In principio c’è il disegno. L’intuizione si consolida attraverso i veloci tracciati sovrapposti ai rigorosi segni del rilievo architettonico. I solchi incerti dell’idea si sommano ai lacerti di un passato recente, ultima stratificazione insignificante se confrontata all’anima dell’edificio. L’appartamento, posto al secondo piano di un impianto medievale nel quartiere di San Martino a Pisa, originariamente si presentava scarsamente funzionale: un corridoio d’ingresso adiacente ad un piccolo disimpegno serviva due bagni ciechi e due camere. L’intervento valorizza le componenti strutturali dell’architettura. L’angusto impianto distributivo viene sostituito da un diverso sistema funzionale di forte caratterizzazione estetica. Questo congegno scatolare fatto di legno e vetro intercetta le strutture degli impalcati con degli schermi trasparenti, rivelandone in tal modo la loro continuità. L’impianto planimetrico che ne risulta ritaglia nuove traiettorie geometriche ottenendo una riorganizzazione spaziale e funzionale. Gli effetti vibranti prodotti dai colori, dalla luminosità dei materiali e dalle molteplici riflessioni delle vetrate conferiscono a questo spazio una particolare suggestione entro cui la contemporaneità si confronta con la storia. Nel soggiorno un armadio attrezzato richiama nelle componenti cromatiche, nella forma e nelle linee geometriche il nuovo sistema distributivo enfatizzando l’organicità dell’intervento.
Committenza
Rosalba CiranniImpresa Costruttrice
Edis srl, BE Design, CO.GE.SER., FP ArrediIndirizzo
via Antonio Ceci 19, PisaProgetto dal
2017al
2017Realizzazione dal
2017al
2018Nuova Costruzione
Il tentativo di citazione difficilmente può essere relegato all’interno di ambiti definiti o limitati poiché, superando schematismi, classificazioni e tendenze, attinge con estrema spontaneità e libertà all’inesauribile patrimonio tipologico e formale della tradizione contadina traendo da essa gli elementi essenziali propri di un amplissimo e inesauribile abaco lessicale. L’elemento di ispirazione è la casa, ovvero il suo archetipo e quindi origine ed essenza della casa stessa. Il progetto richiama, nella sua impostazione generale, un’immagine primordiale e sintetica della dimora rurale toscana, riprodotta nella molteplicità delle sue varianti nei disegni dei quaderni e impressa nei ricordi d’infanzia. La capanna monolitica, rievocazione della casa primordiale (microcosmo, rifugio, protezione, intimità), è composta da elementi essenziali: l’attacco a terra, il muro (dominio dell’architettura), la copertura, enfatizzata dal grande camino (coronamento e rimando al cielo). L’impianto che ne consegue ricerca l’unitarietà architettonica che si traduce in un blocco articolato sulla massa muraria volta a sottolineare, con l’unità materica, una tettonica semplificata. La stessa costruzione tettonica viene enunciata dall’attacco alla terra: un basamento alto staccato sessanta centimetri dal piano di campagna che intende instaurare con il suolo una relazione di intima continuità, una sorta di naturale concrescenza.
Committenza
Cristina PizziImpresa Costruttrice
Edis srlIndirizzo
località Madonna dell'Acqua, via delle Murella 70 , San Giuliano Terme, PisaProgetto dal
2014al
2015Realizzazione dal
2019al
2021Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione
Il progetto si colloca nella pianura compresa tra gli insediamenti metropolitani più densamente popolati e strutturati della Toscana tra le provincie di Firenze e Prato: un'estensione territoriale di circa 7.000 ettari che rappresenta la più grande infrastruttura verde che si innerva tra margini urbani, poli della produzione e della ricerca e infrastrutture di importanza nazionale. Il progetto è andato nel tempo qualificandosi, grazie all’azione pilota della Regione Toscana, partner del progetto “Pays.Med.Urban: Alta qualità del paesaggio come elemento chiave nella sostenibilità e competitività delle aree urbane mediterranee"; con il progetto europeo "INTERREG Green Link", si sono inoltre definite le linee guida progettuali secondo una metodologia condivisa a livello comunitario. Al tema della identità, si associano anche quelli della riconoscibilità e dell’accessibilità al Parco agricolo: l’obiettivo che ci siamo posti è quello di leggere e analizzare il territorio al fine di proporre un’interpretazione dei luoghi e del paesaggio in riferimento al tema della segnaletica e dell’accessibilità. L’azione, nello specifico, propone un sistema di segnaletica identitaria, basato sui principi dell’interpretazione territoriale e paesaggistica, finalizzato a stabilire una relazione visiva, emozionale conoscitiva tra i visitatori e i luoghi, nel rispetto di quanto indicato dalla Convenzione Europea del Paesaggio.
Committenza
Comune di Campi Bisenzio, Città Metropolitana di FirenzeImpresa Costruttrice
Apogeo srlIndirizzo
piazza Dante 36, Campi Bisenzio, FirenzeProgetto dal
2012al
2020Realizzazione dal
2023al
2023Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.
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