Casa F

La villa si inserisce in un tessuto urbano privo di particolari caratteri architettonici ma connotato da un contesto paesaggistico prezioso che vede il mare sul fondale scenico delle Alpi Apuane. La necessità di riservatezza e l’amore per il paesaggio hanno suggerito il posizionamento dell’edificato all’interno del lotto facendo si che la villa si presenti con superfici piene sul perimetro ma trasparenti al suo interno creando un indissolubile rapporto con il verde e con la piscina su cui si affaccia. La purezza dei volumi è controbilanciata dalla ricercatezza e la lavorazione dei materiali naturali usati per le sue superfici quali il legno di tek e il travertino declinato in finiture diverse per ogni diverso scopo a partire dai ciclopici blocchi a spacco della parte basamentale fino alle acidature e bocciardature dei rivestimenti interni ed esterni. La purezza concettuale e funzionale è bilanciata dalla complessità dei volumi interni che, oltre a posizionarsi su quote diverse, si distinguono schiacciandosi, innalzandosi o proiettandosi verso l’esterno. Fulcro del progetto il vano di ingresso a doppia altezza che, oltre a fungere da spazio distributivo e sottolineato dalla quinta del camino, si estende al di là della copertura attraverso un grande lucernario realizzato su travi di vetro rendendosi visibile fin dall’esterno. Particolare attenzione è stata posta nei confronti del contenimento energetico rendendo la costruzione adeguata al modo di vivere contemporaneo.

Casa CG

Il progetto mira a conferire un nuovo carattere estetico e funzionale a un edificio residenziale degli anni ’60, il quale nel corso del tempo ha subito numerosi interventi che hanno compromesso la sua identità originaria. La committenza ha espresso la necessità di trasformare l’edificio rendendolo efficente dal punto di vista energetico e funzionale senza snaturarlo. In prima analisi l’approccio è stato quello di eliminare tutte le superfetazioni esterne (tettoie, pensiline in legno, balconi, ecc.) e secondariamente la realizzazione di ampie aperture vetrate sui prospetti così da enfatizzare il rapporto con l’ambiente esterno. L’obiettivo viene raggiunto non solo attraverso la massima permeabilità visiva e l’abbondante illuminazione naturale, ma anche tramite la realizzazione di due ampie terrazze angolari che abbracciano l’edificio: una rivolta a est con vista sulle Alpi Apuane e l’altra ad ovest con vista sul litorale di Marina di Pietrasanta, entrambe con lo scopo di ampliare in modo concreto la superficie vivibile interna. Gli spazi interni dell’edificio si caratterizzano con finiture minimali dai colori eterei e da una scala in rovere che collega la zona giorno con le camere al piano superiore, realizzata come incisione nella pavimentazione in marmo e che si sliluppa attorno ad un parapetto in lamiera di metallo bianco.

Fienile

L’esigenza del cliente era di conservare l’immagine del vecchio fienile e creare uno spazio aperto e luminoso capace di assorbire il verde circostante e limitare la presenza della sottostante strada. Sulle grandi aperture vetrate delle facciate sud ed ovest è stata riproposta la schermatura di tavole con funzione di brise-soleil tipica dell’archittetura povera versiliese; i pilastri in bozze di ghiaia e calce realizzate in opera sono mantenuti ed integrati, la spaziatura dei travi perimetrali e delle finestre sono quelle originarie Si sono create zone distinte: una zona notte ricavata su due piani con i servizi nella parte in muratura in pietra e una zona a tutto volume nel fienile dove si sono realizzati i tre ponti dell’area living; il legno delle facciate trova la sua continuità all’interno nelle scale, negli arredi e nei ponti che sono sorretti da una struttura in acciaio verniciato. La cucina a piano terra, che si affaccia sul piccolo giardino, si apre in verticale allo studio ed al soggiorno in continuità visiva fino alla copertura sotto cui trova spazio l’ultimo ponte dedicato alla meditazione e alla lettura. Il verde ridondante del piccolo giardino si arrampica sulle facciate amplificando la sensazione di naturalità. E’ stata dedicata particolare attenzione all’uso di materiali di recupero e naturali, come la vetrata a piano terra, appartenuta ad una ferramenta, ed i grandi piani in legno e le scale provenienti da una vecchia falegnameria.

Premio Architettura Toscana

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