Il nuovo centro sportivo dell’U.S. Grosseto 1912 sorge nella frazione di Roselle alle pendici delle colline che ospitano le rovine dell’antica città etrusco-romana. I corpi di fabbrica si dispongono parallelamente all’andamento dei campi coltivati che fino dai tempi dalla bonifica disegnano la pianura maremmana come un mosaico. Il complesso si configura in un corpo allungato: un volume stereometrico scolpito in blocchi di altezze diverse e segnato da alcuni scavi profondi che accolgono tutte le aperture e gli ingressi alle funzioni principali. Le superfici continue e chiuse sono tinteggiate di un intonaco chiaro che si contrappone ai toni scuri e terrosi che colorano le parti scavate, con un rimando al chiaroscuro delle pareti di pietra delle cave circostanti. Il programma prevedeva la realizzazione degli uffici della società sportiva, una piccola foresteria con le camere per ospitare gli atleti del settore giovanile oltre che un centro medico, un punto ristoro e gli spogliatoi a servizio dei due campi da gioco.

Villa Cinzia

Sulle colline di Careggi a Firenze, a pochi passi dalla Villa Medicea La Petraia, abbiamo realizzato un progetto di ristrutturazione di una villa dei primi del ‘900 immersa nel verde di ettari di oliveta. La villa necessitava di interventi importanti per ridare carattere e dignità ad una struttura originale di grande pregio, ma svilita dal tempo e dagli interventi precedenti. I materiali che abbiamo scelto sono tutti naturali come il bellissimo travertino dalle giunture rustiche ed irregolari che funge da elemento di giunzione tra l’esterno naturale ed irregolare e l’interno elegante e sofisticato. Tutti gli interni seguono un concept caratterizzato da grandi contrasti di colore, materiale e texture: lo scuro del wengé abbinato al chiaro del travertino, il rustico del legno alla raffinatezza del marmo. Abbinamenti che osano come le carte da parati con i marmi, le ceramiche con le resine, i legni con le pietre, che creano un interior di grande eleganza, ma allo stesso tempo caldo e funzionale per essere vissuto da una famiglia. Gli arredi realizzati su disegno da artigiani si accostano a pezzi di design. Nel grande giardino, circondato da cipressi e ulivi è stata restaurata la piscina, i materiali usati trovano traccia nella tradizione toscana, muretti in pietra geo pietra e pavimenti in cotto. Le bellissime lanterne toscane sono gli unici elementi decorativi usati per gli esterni che mantengono colori e finiture tradizionali in una rilettura contemporanea.

Il progetto riguarda un antico casale del 1887, nelle vicinanze del Comune di Lucca ed un più recente annesso rustico destinato a tirasotto, il tutto immerso in un paesaggio collinare ed ambienti boschivi. L’intervento di restauro valorizza gli elementi strutturali tipici dell’architettura locale, l’utilizzo del mattone faccia a vista, della pietra di Matraia e del legno di castagno, rivisitando i materiali in chiave contemporanea. All’interno si è provveduto ad applicare manualmente intonaci a base di calce naturale evidenziando la struttura irregolare delle pareti dovuta dall’utilizzo di materiali come il sasso e la pietra. Il recupero delle travi e delle tavelle tramite sabbiatura è un richiamo alla tradizionale architettura interna toscana attualizzata mediante la sbiancatura dei soffitti. L’esterno dell’immobile è stato conservato inalterato mantenendone la storicità senza intaccarne il fascino optando per degli infissi esterni in acciaio dal profilo contenuto. Nel giardino l’ampia piscina s’inserisce nel paesaggio circostante, dove il disegno delle pavimentazioni rispetta la vegetazione secolare lasciandone inalterata la posizione. Il volume del tirasotto è stato totalmente ristrutturato internamente, optando per materiali e colori contemporanei, dove il pavimento in calcestruzzo ed il blocco nero a sevizi contribuiscono a dare nuova identità.

Tennis Club

In stretta sinergia con il Consiglio Amministrativo del Tennis Club di Prato, l’obbiettivo primario del restauro è stato quello di restituire agli ambienti interni dell’antica villa del ‘700, immersa nella natura della collina pratese, l’eleganza e il verve che questo tipo di luoghi hanno a livello internazionale, creando un spazio dove i soci possano ritrovarsi non solo per praticare sport ma per condividere momenti di relax e convivialità, lasciando inalterata l’architettura storica. L’intervento ha riguardato il piano terra della villa e si è articolo in quattro ambienti principali: la sala bar, caratterizzata da grandi archi che mettono in comunicazione gli ambienti esterni con l’interno, l’ampia zona d’ingresso che oltre a collegare i due grandi cortili esterni a destra e sinistra della villa funge da filtro e sala d’attesa, la sala lettura, la sala ristorante divisa in due zone e la saletta conversazione, con un salotto conviviale sovrastato al centro della parete da una grande composizione di racchette appartenute ad alcuni soci storici del club. Il restauro ha riguardato a livello architettonico l’eliminazione di alcune superfetazioni estranea all’edificio storico, il rifacimento degli impianti di climatizzazione, la sostituzione degli infissi con elementi dalle caratteristiche più performanti, lo studio dell’illuminazione ed il rifacimento della pavimentazioni oltre allo studio dettagliato di tutti gli elementi d’arredo realizzati su misura.

Uffici NWG

Il restyling della sede operativa ed amministrativa della NWG spa e della NWG Energia SB, nasce dall’esigenza di dare una nuova veste agli ambienti di lavoro, creando ampi open space per una maggiore interazione, condivisione e dinamicità nella fruizione dello spazio lavoro “aperto”. Inoltre con la realizzazione di un grande soppalco in acciaio sono state ricavare delle zone dedicate alla formazione al piano superiore ed alla progettazione al piano terra. Non solo gli spazi open space ma anche gli uffici direzionali, le sale riunioni e gli spazi a comune, hanno cambiato veste con mobili disegnati su misura, nuova illuminazione e dettagli caratterizzanti ogni singolo ambiente. In sinergia con la mission aziendale un’ attenta progettazione ha riguardato l’aspetto della sostenibilità, con la realizzazione di un sistema di condizionamento e ricambi d’aria ad alta efficienza energetica, la sostituzione di tutti gli apparati illuminanti con l’inserimento di nuovi a basso consumo, la realizzazione di un impianto fotovoltaico in copertura, l’istallazione di colonnine elettriche per 12 postazioni di ricarica, inoltre con la realizzazione di un giardino verticale di 70 mq composto da 2800 piante, che non solo contribuisce a creare un ambiente stress-free per chi lo vive quotidianamente, aiuta insieme agl’altri elementi sopra descritti a ridurre la CO2, rispondendo nel proprio piccolo al progetto Prato Urban Jungle, contenuto all’interno del Piano Operativo della città di Prato.

Casa Guidi

Situata a ridosso del centro storico di Firenze, “Casa Guidi” nasce dall’idea di creare un luogo elegante ed accogliente dove l’ospite si senta a casa. “Casa Guidi” è stata progettata per ospitare gli uffici direzionali e commerciali della Ditta Guido Guidi Ricevimenti e si sviluppa come una vera e propria casa che trova il suo cuore nella grande corte. Dell’ex officina, dismessa da vent’anni, il progetto ha mantenuto alcuni elementi come: la copertura a shed che è stata mantenuta nella forma ma completamente sostituita in tutti i suoi elementi, il soffitto a voltine in mattoni faccia vista che è stato restaurato, la grande vetrata centinata nella sala da pranzo che è stata mantenuta concettualmente ma sostituita con una di nuova realizzazione a causa delle condizioni di conservazione e la pavimentazione in blocchi di pietra che è stata riutilizzata, all’esterno, nella loggia d’ingresso. La quasi totalità delle pareti di nuova realizzazione, per dividere i diversi ambienti, è costituita da grandi vetrate in ferro color grigio antracite e vetro, i quali dettagli tecnologici rimandano ad uno stile prettamente industriale. Lo stile industriale si unisce ad un classicismo moderno per dar vita a contrasti stilistici che armonizzano lo spazio, creando un connubio tra gli elementi dell’architettura storica che caratterizzano l’immobile e gli elementi che concettualmente rappresentano i cardini stilistici sul quale si fonda e si rappresenta la Guido Guidi Ricevimenti.

Il complesso “La Querce”, originariamente costituito da un casale e due annessi, rispecchia perfettamente per morfologia e forme l’architettura contadina Toscana. L’intervento sull’intero complesso è iniziato con il restauro del Casale, la ristrutturazione edilizia dell’annesso principale e la demolizione dell’annesso secondario. Sull’impronta originale di quest’ultimo è stata realizzata una piscina a sfioro di 5x 13,5 metri. Il Casale di circa 540 mq si distribuisce su due piani. Il piano terra, adibito a zona giorno, è caratterizzato da ampie porte finestre ad arco che si aprono sul paesaggio circostante. Forte è la presenza di una tradizione architettonica. Volte a crociera e a botte originali in cotto, si alternano negli ambienti al piano terra. Una cucina “sartoriale” che racconta uno stile raffinato con materiali pregiati e forme senza tempo. Salendo la scala in pietra si raggiunge il piano primo, in cui sono ben distribuite cinque camere da letto matrimoniali ciascuna con il bagno privato. L’annesso di circa 100 mq è un grande “openspace” destinato a zona hobby. Una particolare importanza è stata conferita al “landscape“. Una progettazione dello spazio esterno mirata al superamento dei differenti livelli di quota appositamente creati per dare ad ogni elemento la singola importanza. Scalette in cotto e percorsi ben delineati collegano i fabbricati alla magnifica piscina che si affaccia sul sottostante campo da golf e al campo di bocce circondato da olivi secolari.

Passerella pedonale

Riportare “vita” in un luogo significa renderlo accessibile. È da questo concetto che si sviluppa il progetto dell’impianto di risalita nel centro storico di Peccioli. Un percorso pedonale usufruibile da tutti gli abitanti e da chi vuole conoscere le bellezze di un centro storicizzato come quello di Peccioli. Una passerella che permette di aumentare la dotazione di luoghi pubblici, non più demandati alla bellezza della storia, ma assorbiti dalla forza della contemporaneità capace di relazionarsi con essa, non per contrasto, ma nel rispetto di regole e composizioni ambientali già consolidate nel tempo. Quindi un nuovo luogo dentro la Storia proprio nel rispetto di quest’ultima che deve essere riportata a nuova vita e fatta approdare con le dinamiche sociali della contemporaneità. L’idea di “percorso” non si lega soltanto ad una strutturazione urbana di tipo tradizionale, bensì deve essere ampliato alle infrastrutture pedonali e di supporto, come il parcheggio, capaci di valorizzare ed enfatizzare il sistema esistente. Il collocamento della passerella aerea in area strategica e di connessione, fra la parte bassa della città ed il parcheggio esistente sulla terrazza, che è già fermata dell’ascensore esistente, la connota come elemento strutturale di grande importanza e, oltre a svolgere il suo compito infrastrutturale di accesso, diventa un punto di vista panoramico unico per l’altezza e per l’orientamento della vista verso il panorama che avvolge la città.

Piazza Montanelli

Il progetto per Piazza Montanelli, nato dalla collaborazione con lo studio Heliopolis 21 Architetti Associati, prende forza da tre elementi distintivi che lo hanno guidato fino alla realizzazione: Pietra, Acqua e Vegetazione. Precedentemente la Piazza, che domina l’area centrale del comune di Fucecchio, si presentava come una distesa di asfalto senza identità; utilizzata solo per scopi commerciali o per manifestazioni. La nuova Piazza, con al centro il monumento di Giuseppe Montanelli realizzato nel 1892 dallo scultore fiorentino Raffaello Romanelli, cerca, invece, di incentivare la socializzazione tra i cittadini donando loro uno spazio fino a poco tempo fa assente, un luogo di comunità, identità, dove potersi ritrovare. Situata in un lotto irregolare per geometria e pendenze, la nuova piazza si presenta come un “tappeto” di pietra disteso, in travertino colore “Moka” tipo “Pietra Listone Arredo di pietra”, la cui tessitura viene regolata e ritmata da dei ricorsi in acciaio corten che allo stesso tempo svolgono la funzione di raccolta delle acque e illuminazione, andando ad animare la Piazza con un attento gioco di luci. Sui lati della piazza, regolarizzata per forma, sono stati inseriti due filari di alberi, sotto i quali si possono trovare luoghi di raccolta con arredo urbano di vario genere. Oltre al gioco di luci e di materiali, la Piazza viene animata da una fontana a terra che sarà gestita dall’amministrazione per feste ed eventi.

Il progetto ha visto la realizzazione di un nuovo centro direzionale, in ampliamento dei locali della sede centrale della Banca Alta Toscana – Credito Cooperativo, con il fine di realizzare un polo di aggregazione a favore sia della stessa banca che della comunità di Quarrata (Pistoia). Al piano primo del nuovo edificio si trovano uffici (circa 750 mq) che si sviluppano sui fronti est – sud – ovest, ovvero sopra l’atrio d’ingresso ed il corpo servizi dell’auditorium, in corrispondenza del prospetto posteriore della Sede della banca, cui si collega con una passerella sospesa in acciaio e vetro, nonché sopra il deposito e l’archivio cartaceo. L’accesso avviene dal vano scale/ascensore e blocco servizi posto in posizione baricentrica, vano che si sviluppa poi – per permetterne l’accesso agli addetti alla manutenzione – fino alla copertura, ove sono collocati i vani tecnici – in parte coperti ed in parte a cielo aperto – e la schiera dei pannelli fotovoltaici. Al vano scala d’accesso principale si aggiungono altre due scale aperte, quali vie di esodo a norma di legge, in acciaio, collocate alle due estremità del piano primo. Il piano terra invece è destinato a funzioni per la collettività ed il sociale; vi troviamo infatti la grande aula/auditorium con capienza di 850 posti, per conferenze, assemblee, mostre, esposizioni temporanee e manifestazioni della Banca, mentre sul fronte della viabilità pubblica, si trovano altri spazi con funzioni collegabili all’attività sociale.

Il Progetto per il ridisegno della Piazza dei Macelli ricalcando le geometrie preesistenti immagina uno spazio totalmente inedito. La via che ha come suo fondale la struttura degli Ex Macelli, oggi importante centro di aggregazione giovanile, presenterà sul suo lato destro la demolizione e ricostruzione dei parcheggi preesistenti e sul lato sinistro la costruzione di una inedita Piazza Lineare. Un nuovo manto e la posa di autobloccanti di nuova generazione, drenanti ma con fughe di limitatissima dimensione, garantiranno la totale accessibilità dell’area anche da coloro che sono portatori di handicap. Sul lato sinistro la Nuova Piazza Lineare favorirà un’inedita prospettiva sull’edificio degli Ex Macelli. Questa presenterà una geometria dettata da un disegno che alterna autobloccanti bianchi ad autobloccanti drenanti al 100% color rosso. Questa ritmia bicroma garantirà una accelerazione prospettica sul prospetto degli ex Macelli, impreziosita dalla presenza di panchine in conglomerato di marmo “tipo granito bianco” e lampioni in acciaio corten. Fondale della Piazza Lineare, un Tabernacolo in acciaio corten fungerà da quinta prospettica e da totem identificativo della preesistente struttura oggi convertita ad importante centro giovani.

Oggetto del progetto è l’appartamento di un collezionista d’arte che ha designato lo studio per valorizzare la propria collezione di maestri toscani del ‘900. Lo studio è intervenuto progettando e modificando la distribuzione interna precedente. La scelta di una residenza collocata a distanza dal centro storico è parsa molto stimolante nell’ottica della valorizzazione degli spazi periferici del tessuto urbano. La committenza ha chiesto di rendere protagonista la propria collezione d’arte attraverso lo studio preciso dell’illuminazione. L’attenzione progettuale si è concentrata sulla superficie contenuta dell’appartamento, ponendo il focus su un asse preciso intorno al quale sono stati distribuiti gli spazi domestici. Tale asse è diventato la galleria espositiva. E’ stato eseguito uno studio del colore, pareti, soffitti, infissi e finiture monocromatici: una nuance di grigio intenso e “terroso” per creare un’illusione ottica di dilatamento degli spazi e valorizzare le opere in cui il colore è l’elemento dominante, oltre che mantenere il dialogo monocromatico in tutti gli ambienti. Gli elementi di arredo fissi, compresa la cucina sono stati progettati e realizzati su disegno con attenzione nel lasciare un segno neutro, tranne qualche licenza nella scelta di elementi di design. Le criticità quali superficie contenuta e distribuzione difficile son state superate con un intervento customizzato che fa della neutralità un elemento compositivo e risolutivo formale ed elegante.

Premio Architettura Toscana

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