Opera Selezionata

More with less   


Opera Selezionata

Opera Prima


Prima di essere un’architettura temporanea è un’idea, un metodo. Il “poco” come materiale da costruzione diventa “molto” attraverso il pensiero progettuale e il rapporto che il manufatto instaura col contesto. Il contesto è infatti il punto di partenza per il disegno di questa “stanza a cielo aperto”: il romantico Parco del Neto a Calenzano (FI). Un luogo molto frequentato durante il giorno ma carente di luoghi di sosta collettivi. La provocazione consiste nel delineare uno spazio a scala domestica nella vastità dell’ambiente naturale per stimolare l’interazione e la socialità. Il linguaggio progettuale trova la sua poetica nella tensione fra disegno astratto e naturale. L’utilizzo di tecnologie semplici ed ecocompatibili dà vita a una selva di bambù che sovraimpone alla frastagliata trama degli alberi una griglia inaspettatamente regolare. I permeabili tramezzi in telo bianco filtrano le luci e le ombre della vegetazione circostante: interno ed esterno creano un seducente gioco di texture. Quattro ambienti raccolti e flessibili si offrono a qualsiasi attività: riposarsi, sedersi, fare yoga, leggere, baciarsi. Non c’è copertura: le fronde degli alberi svolgono questo di ruolo e i loro tronchi vengono abbracciati dal progetto. Il padiglione invita a una riflessione sul modo in cui viviamo i nostri spazi pubblici e sul valore logico del progetto, che prescinde dai mezzi disponibili, e che risiede nella capacità di creare un link fra luogo e collettività.

More with less
Marco Nucifora, Alessio Orrico e Andrea Testi

Committenza

Co

Indirizzo

Parco del Neto, via Vittorio Emanuele, Calenzano, Firenze

Progetto dal

2017

al

2017

Realizzazione dal

2017

al

2017



Opere Architettoniche

Nessuna Opera presente al momento.

Premio Architettura Toscana

2018 - 2022 © Tutti i diritti riservati. Fondazione Architetti Firenze, Via Valfonda 1/a, 50123 Firenze

Cod.Fisc./P Iva 06309990486 | Privacy Policy | Cookie Policy

Design by D'Apostrophe | Developed by Shambix