Lo spunto progettuale fonda il suo presupposto tematico e concettuale nella creazione ironica e metaforica di una volontà: il paesaggio, esito professionale dell’attività dell’azienda, diventa esso stesso immagine da ammirare e contemplare da un punto di vista privilegiato che ne esalti la percezione. Le immagini del paesaggio e le pedane espositive diventano il percorso illustrativo del portfolio aziendale. L’elemento di arredo si scopre elemento comunicativo, funzionale, percettivo e dalle finestre sul verde –“camere con vista”– vedo e faccio vedere le immagini selezionate dei paesaggio. Attraverso le ampie vetrate degli ambienti di lavoro e di riunione si percepisce un esterno da contemplare per mezzo di immagini ingigantite le cui dimensioni corrispondono esattamente alle pareti vetrate delle “camere” stesse. Condizionati dalla “piacevole ossessione” del controllo millimetrico dello spazio, dell’assemblaggio dei materiali e dei loro accostamenti, vengono di conseguenza esplorati anche gli angoli più lontani dall’ordinaria visione d’insieme. La continua ricerca di chiarezza del processo compositivo e costruttivo, unita alla volontà di progettare anche gli elementi più nascosti, concretizzano il desiderio di qualità generale e di benessere degli ambienti di lavoro. La materia –con le sue caratteristiche intrinseche e il suo protagonismo– è in grado di innescare profonde emozioni.
La dimora storica di impianto ottocentesco denominata Villa “Bellavista” si trova fra gli olivi della collina di Vicchio di Rimaggio. L’immobile, composto da garage interrato, due piani fuori terra, piano sottotetto e altana, è stato sottoposto negli ultimi anni ad un intervento di recupero con adeguamento del piano sottotetto agli standard abitativi. Sono i 160 mq di quest’ultimo piano con altana, ad essere oggetto dell’intervento di ristrutturazione e allestimento di interni, dove materiali identitari del luogo vengono declinati con richiami tipici dell’architettura toscana, attraverso lavorazioni e forme che si articolano tra classico e moderno. I pavimenti, realizzati su disegno da una ditta artigiana del luogo, sono in noce nazionale posato in quadrotte stile Versailles con bindello e fascia di aggiustaggio. I pavimenti dei bagni, con relativi lavabi e piatti doccia, realizzati anch’essi su disegno, posati e lucidati in opera, alternano materiali quali marmo bianco Carrara, Verde Guatemala, Nero Marquinia e Botticino per l’altana. Nel bagno del figlio, come in cucina, sono state posate delle cementine a richiamare gli stili talvolta floreali e alle volte geometrici delle pastine degli anni ’30. Il camino della cucina e la scala di collegamento con l’altana sono in pietra serena. Il camino del soggiorno, in marmo Calacatta macchia vecchia, diventa il fulcro della casa, dove raccogliersi per godere appieno della meravigliosa vista sulla cupola del Brunelleschi.
La dimora storica di impianto ottocentesco denominata Villa “Bellavista” si trova fra gli olivi della collina di Vicchio di Rimaggio. L’immobile, composto da garage interrato, due piani fuori terra, piano sottotetto e altana, è stato sottoposto negli ultimi anni ad un intervento di recupero con adeguamento del piano sottotetto agli standard abitativi. Sono i 160 mq di quest’ultimo piano con altana, ad essere oggetto dell’intervento di ristrutturazione e allestimento di interni, dove materiali identitari del luogo vengono declinati con richiami tipici dell’architettura toscana, attraverso lavorazioni e forme che si articolano tra classico e moderno. I pavimenti, realizzati su disegno da una ditta artigiana del luogo, sono in noce nazionale posato in quadrotte stile Versailles con bindello e fascia di aggiustaggio. I pavimenti dei bagni, con relativi lavabi e piatti doccia, realizzati anch’essi su disegno, posati e lucidati in opera, alternano materiali quali marmo bianco Carrara, Verde Guatemala, Nero Marquinia e Botticino per l’altana. Nel bagno del figlio, come in cucina, sono state posate delle cementine a richiamare gli stili talvolta floreali e alle volte geometrici delle pastine degli anni ’30. Il camino della cucina e la scala di collegamento con l’altana sono in pietra serena. Il camino del soggiorno, in marmo Calacatta macchia vecchia, diventa il fulcro della casa, dove raccogliersi per godere appieno della meravigliosa vista sulla cupola del Brunelleschi.
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