Dopo un iter progettuale lungo e pieno di cambiamenti e ripensamenti, durato ben 16 anni, nell’arco dei quali sono stati elaborati 3 progetti, il seguente è la loro sintesi. La rilevanza dell’intervento progettuale sull’edificio d’angolo tra via G. Carducci e via Piave assume un ruolo ancor più marcatamente strategico, alla luce della volontà espressa dal committente di trasferire qui parte degli uffici direzionali, trasformando il complesso in un nuovo quartier generale della banca. Il travertino viene impiegato come materiale di rivestimento di tutto l’edificio, al piano terra, quale elemento di unione dell’intero intervento, in lastre ad orditura liscia continua. I piani superiori sono caratterizzati da un rivestimento a scacchiera in lamiera di alluminio verniciato a polveri, sagomato su un profilo a doppia calandratura, ad inglobare interamente i piani primo e secondo sotto ad un brise-soleil unico. Il rivestimento “a scacchi” ricopre i due piani direzionali dell’edificio d’angolo e si estende lungo via Piave fino ad avvolgere anche parte degli attuali uffici della banca. Questo sistema di rivestimento assicura condizioni ottimali di illuminazione interna, restituendo un’immagine chiara e riconoscibile della banca alla collettività di Castelfiorentino; un’immagine nuova, in qualche modo permeabile al contesto, che filtra attraverso le maglie vuote del rivestimento.
L’intervento proposto consiste essenzialmente nell’eliminazione delle barriere architettoniche per connettere la parte commerciale con quella storica di Castelfiorentino. La localizzazione proposta è quella di Piazza Gramsci, precisamente l’area che fronteggia il muro a vela di fianco allo storico Teatro del Popolo e la soprastante Piazzetta del Grande Leccio: l’intervento coinvolgerà anche i Giardini Ex arena all’aperto e Piazza delle Stanze Operaie, attualmente parcheggio pubblico. Il tema che affronta il progetto è quello dell’accessibilità agli spazi pubblici della parte alta di Castelfiorentino caratterizzati, come la maggior parte dei centri storici italiani, da un’altimetria variamente articolata ove sono presenti importanti servizi pubblici non facilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto. La proposta progettuale tende pertanto a creare un collegamento meccanizzato che, nel percorso più breve possibile, riesca a dare accessibilità al più ampio numero di spazi pubblici. Il collegamento proposto attraverso la realizzazione di due ascensori consente pertanto: ‐ un rapido collegamento tra il grande parcheggio pubblico di piazza Gramsci, facilmente accessibile dal territorio, ed i servizi presenti nel centro storico ‐ una facile connettività tra i residenti del centro storico e la più ampia zona commerciale della parte bassa di Castelfiorentino ‐ l’accesso anche da parte di persone diversamente abili alle diverse aree fra di se interconnesse
L’intervento proposto consiste essenzialmente nell’eliminazione delle barriere architettoniche per connettere la parte commerciale con quella storica di Castelfiorentino. La localizzazione proposta è quella di Piazza Gramsci, precisamente l’area che fronteggia il muro a vela di fianco allo storico Teatro del Popolo e la soprastante Piazze a del Grande Leccio: l’intervento coinvolgerà anche i Giardini Ex arena all’aperto e Piazza delle Stanze Operaie, attualmente parcheggio pubblico. Il tema che affronta il progetto è quello dell’accessibilità agli spazi pubblici della parte alta di Castelfiorentino caratterizzati, come la maggior parte dei centri storici italiani, da un’altimetria variamente articolata ove sono presenti importanti servizi pubblici non facilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto. La proposta progettuale tende, pertanto, a creare un collegamento meccanizzato che, nel percorso più breve possibile, riesca a dare accessibilità al più ampio numero di spazi pubblici. Il collegamento proposto attraverso la realizzazione di due ascensori consente pertanto: – un rapido collegamento tra il grande parcheggio pubblico di piazza Gramsci, facilmente accessibile dal territorio, ed i servizi presenti nel centro storico – una facile connettività tra i residenti del centro storico e la più ampia zona commerciale della parte bassa di Castelfiorentino – l’accesso anche da parte di persone diversamente abili alle diverse aree fra di sé interconnesse.
PROGETTO CANTINA DAVINUM_CASTELFIORENTINO (FI) Il progetto riguarda il recupero e la conversione di porzione di un edificio commerciale: locali a destinazione magazzino e locali accessori con contestuale frazionamento e cambio di destinazione a artigianale produttivo, uso cantina. La strategia progettuale adottata ha analizzato gli aspetti funzionali legati alla produzione individuando le fasi specifiche del processo. A sintesi dell’analisi è stato necessario individuare i seguenti ambienti: uno destinato alle prime fasi del processo_conferimento delle uva_diraspatura_fermentazione delle uva e la chiarificazione. Altro ambiente per il processo di invecchiamento: il vino, conferito all’interno di barrique in rovere rimane qui per un periodo di 20/24 mesi dopo di quale si può procedere all’ultima fase: l’imbottigliamento. Inoltre poi sono stati creati gli ambienti accessori alla attività: una zona espositiva, un magazzino, gli ambienti uffici e ultimi, gli ambienti di servizio. Architettonicamente, funzionalmente e esteticamente il baricentro del progetto è la barriccaia, collettore tra la vinificazione e l’esposizione: è l’ambiente “rappresentativo”, reso visibile dalla esposizione attraverso una parete vetrata. L’ aspetto sensoriale del visitatore (caratteristica imprescindibile delle cantine architettoniche) è enfatizzato in ogni ambiente dalla scelta attenta dei cromatismi materici, delle luci, delle finiture,degli arredi rendendo così ogni ambiente unico nel suo genere.
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