Il progetto del Laboratorio Modelli e Prodotto per la Sartoria Giuntini nasce dalla necessità dell’azienda di ristrutturare gli spazi interni, focalizzandosi sugli uffici, in particolare sull’ufficio modelli e prodotto. L’ufficio modelli si configura come uno spazio ampio e unico, concepito per ospitare un laboratorio di modelli per la sartoria, dotato di tavoli alti e ben illuminati, nonché di aree per incontri e servizi. L’open space presenta un involucro scuro e illuminazione studiata, simile a un filo, con l’obiettivo di enfatizzare i materiali esposti sui tavoli. Il secondo spazio, un soppalco con travi a shed, è stato riadattato per creare un binario continuo con funzione di appendiabiti, affiancato da scrivanie modulari e uno spazio centrale per riunioni, posizionato al centro di un corridoio stretto. Nonostante le dimensioni ridotte, la scelta di colori chiari e caldi mira a conferire una percezione di maggiore ampiezza. Il concept generale del progetto si basa sull’allestimento delle pareti con ampie immagini che narrano il lavoro della sartoria, evidenziando l’impegno dell’azienda nella creazione di prodotti di sartoria di alto lusso. L’illuminazione studiata e l’uso sapiente dei colori contribuiscono a creare un ambiente accogliente e funzionale, rispondendo alle esigenze specifiche dell’azienda nel contesto degli spazi dedicati alla creazione e al design.

Passerella pedonale

Riportare “vita” in un luogo significa renderlo accessibile. È da questo concetto che si sviluppa il progetto dell’impianto di risalita nel centro storico di Peccioli. Un percorso pedonale usufruibile da tutti gli abitanti e da chi vuole conoscere le bellezze di un centro storicizzato come quello di Peccioli. Una passerella che permette di aumentare la dotazione di luoghi pubblici, non più demandati alla bellezza della storia, ma assorbiti dalla forza della contemporaneità capace di relazionarsi con essa, non per contrasto, ma nel rispetto di regole e composizioni ambientali già consolidate nel tempo. Quindi un nuovo luogo dentro la Storia proprio nel rispetto di quest’ultima che deve essere riportata a nuova vita e fatta approdare con le dinamiche sociali della contemporaneità. L’idea di “percorso” non si lega soltanto ad una strutturazione urbana di tipo tradizionale, bensì deve essere ampliato alle infrastrutture pedonali e di supporto, come il parcheggio, capaci di valorizzare ed enfatizzare il sistema esistente. Il collocamento della passerella aerea in area strategica e di connessione, fra la parte bassa della città ed il parcheggio esistente sulla terrazza, che è già fermata dell’ascensore esistente, la connota come elemento strutturale di grande importanza e, oltre a svolgere il suo compito infrastrutturale di accesso, diventa un punto di vista panoramico unico per l’altezza e per l’orientamento della vista verso il panorama che avvolge la città.

Oggetto del presente intervento è un complesso residenziale ubicato in prossimità del borgo di Castelfalfi. Il complesso immobiliare, di remota origine contadina, si compone di due edifici: la villa e il fienile, il primo destinato a residenza padronale, il secondo a dependance. Essi si distribuiscono intorno ad un ampio piazzale pavimentato in pietra e sono circondati da un parco di circa quattro ettari in fase di allestimento, all’interno del quale si trovano una grande piscina, una tettoia, un uliveto e molte opere d’arte in bronzo. Si accede agli edifici tramite un viale alberato con cipressi. L’intervento ha previsto la completa ricostruzione filologica degli antichi fabbricati rurali, ormai ridotti a ruderi e l’integrazione di tecnologie moderne e alcune finiture contemporanee come ad esempio le inferriate in ferro e di una scala elicoidale autoportante. Punto di forza la posizione dell’intero complesso edilizio che è ubicato a metà pendio in una posizione particolarmente panoramica da cui si gode di una vista impareggiabile sulle colline circostanti, vista di cui ci si privilegia da ciascuna delle stanze o degli ambienti che lo compongono.

Oggetto del presente intervento è un immobile ubicato in località Cedri, Comune di Peccioli. Il fabbricato, già presente nelle mappe della cartografia del catasto leopoldino, risale al XIX secolo e originariamente aveva funzioni agricole; nella seconda metà del XX secolo era già impiegato ad uso esclusivo di civile abitazione. E’ stata eseguita una riqualificazione dell’intero edificio, mantenendo gli elementi architettonici e i materiali originali che lo caratterizzano. Internamente sono stati parzialmente ridistribuiti gli ambienti, unendo due piccoli ambienti in un unico salone e adeguando i servizi igienici ad esigenze abitative più moderne. Si è scelto di demolire parte del controsoffitto non strutturale, al fine di recuperare la spazialità tipica dei fabbricati di questo tipo, valorizzando le travi in legno originali riportate a vista; le pareti del salone sono state stonacate fino a far riaffiorare la pietra originale, che ripulita e imbiancata restituisce all’ambiente interno la vera essenza materica; in questo ambiente sono stati posizionati due lucernari per incrementare l’illuminazione e l’aerazione del locale. Nella camera-studio l’altezza recuperata è stata sfruttata per realizzare un soppalco in legno e ferro a vista, illuminato tramite l’apertura di un lucernario in copertura. Per quanto riguarda i lavori esterni, oltre alla revisione delle facciate e delle coperture, è stato riqualificato il sistema del verde.

Oggetto del presente intervento è un immobile ubicato in località Cedri, Comune di Peccioli. Il fabbricato, già presente nelle mappe della cartografia del catasto leopoldino, risale al XIX secolo e originariamente aveva funzioni agricole; nella seconda metà del XX secolo era già impiegato ad uso esclusivo di civile abitazione. E’ stata eseguita una riqualificazione dell’intero edificio, mantenendo gli elementi architettonici e i materiali originali che lo caratterizzano. Internamente sono stati parzialmente ridistribuiti gli ambienti, unendo due piccoli ambienti in un unico salone e adeguando i servizi igienici ad esigenze abitative più moderne. Si è scelto di demolire parte del controsoffitto non strutturale, al fine di recuperare la spazialità tipica dei fabbricati di questo tipo, valorizzando le travi in legno originali riportate a vista; le pareti del salone sono state stonacate fino a far riaffiorare la pietra originale, che ripulita e imbiancata restituisce all’ambiente interno la vera essenza materica; in questo ambiente sono stati posizionati due lucernari per incrementare l’illuminazione e l’aerazione del locale. Nella camera-studio l’altezza recuperata è stata sfruttata per realizzare un soppalco in legno e ferro a vista, illuminato tramite l’apertura di un lucernario in copertura. Per quanto riguarda i lavori esterni, oltre alla revisione delle facciate e delle coperture, è stato riqualificato il sistema del verde.

Premio Architettura Toscana

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