Il cimitero di Castel San Gimignano è un esempio paradigmatico di Camposanto nella campagna Toscana. La forma unitaria conserva visibili i suoi caratteri tipologici: un recinto con muratura in pietrame e campi di sepoltura su quote altimetriche sfalsate a seguire le pendenze del terreno. Il nuovo segno dei muri gabbionati contenenti pietra calcarea locale, dialogano con le sequenza lineari delle murature del recinto di confine e del muro a secco del salto di quota tra il campo superiore e inferiore. La conformazione a cappella dei nuovi loculi determina lo spazio per la preghiera e il ricordo. La massa plastica dei due cubi di pietra compongono dialettici rapporti tra interno e esterno, tra pieni e vuoti, tra memoria e presente. La scelta consapevole di impiegare muri gabbionati, utilizzati di consueto come contenimento di pendii e terre, è stata determinata dalla tensione espressa dal luogo. I muri a secco rappresentano il diretto legame fisico e spirituale con la vita di chi ha vissuto il contesto ambientale, civico e culturale. Luogo carico di storia e di lavoro con e per le terre: materia di sostentamento e di vita. Il muro a secco del terrazzamento tra i due campi è stato restaurato e integrato da una spalletta di protezione con gabbionature naturalizzate con essenze di sedum. Il campo superiore è stato piantumato a prato. Restaurati gli intonaci, la cappella esistente e le murature. Nuovi cipressi attenuano l’impatto visivo con loculi pre-esistenti.

Cimitero

Il cimitero di Castel San Gimignano è esempio paradigmatico di Camposanto nella campagna Toscana. Il valore paesaggistico del manufatto è stato preservato. Il progetto dell’edificio dei nuovi loculi si è espresso in un rapporto equilibrato tra i pieni e i vuoti esistenti. Il nuovo segno dei muri in gabbionate contenenti pietra calcarea locale che tracciano i nuovi loculi, dialogano con le sequenze lineari delle murature di confine e del muro a secco tra il campo superiore e quello inferiore. La conformazione a cappella dei nuovi loculi determina il giusto spazio per la preghiera. La massa plastica dei due cubi di pietra del nuovo volume compongono dialettici rapporti tra interno e esterno. La scelta consapevole di impiegare muri gabbionati, utilizzati di consueto come contenimento di pendii e terre, è stata determinata dalla tensione espressa dal luogo. I muri a secco rappresentano il diretto legame fisico e spirituale con la vita di chi ha vissuto il contesto ambientale e culturale di Castel San Gimignano. Luogo carico di storia e di lavoro con e per le terre: materia di sostentamento e di vita. Il muro a secco del terrazzamento e la scala di collegamento tra i due campi sono stati consolidati con gabbionate lineari naturalizzate. Due nuovi percorsi pavimentati in blocchi di cls prefabbricati posati a secco scorrono sul nuovo prato. Nuovi cipressi attenuano l’impatto visivo con i loculi pre-esistenti e piante di gelsomino scorrono lungo le pareti dei nuovi loculi.

Premio Architettura Toscana

2018 - 2022 © Tutti i diritti riservati. Fondazione Architetti Firenze, Via Valfonda 1/a, 50123 Firenze

Cod.Fisc./P Iva 06309990486 | Privacy Policy | Cookie Policy

Design by D'Apostrophe | Developed by Shambix