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Patrizia Pisaniello

Chiesa di S. Pellegrino Deposito dei Gessi   


Restauro | Recupero


La Chiesa di San Pellegrino, costruita presso un’antica porta delle fortificazioni romane, fu ampliata alla metà del XVII sec. e nel 1808 fu chiusa al culto. Nel XX sec. fu sede di un’officina organaria e più recentemente divenne un magazzino. La Chiesa versava in uno stato di degrado avanzato, l’obiettivo era di restaurare gli esterni, le coperture e gli interni con l’intento di trasferirvi la collezione di calchi di gesso del Polo Museale Toscano. La collezione è formata da 230 pezzi. Il progetto ha riguardato anche i vani adiacenti che sono stati connessi alla Chiesa con la riapertura di un’antica porta. L’intervento progettuale è stato impostato alla massima economicità e rispetto del manufatto storico, lo spazio è stato riportato all’antico splendore e l’illuminazione artificiale è stata realizzata con apparecchi posti sul cornicione dell’aula al fine di nascondere ogni elemento tecnologico alla vista. La luce è la materia che definisce lo spazio. Gli elementi architettonici introdotti dal progetto sono le lastre di acciaio del vano porta di collegamento con i locali adiacenti, i gradini mancanti del presbiterio, le aree dove erano originariamente collocati gli altari laterali e la bussola d’ingresso. La pavimentazione di marmo bianco e bardiglio è stata pulita e patinata conservando il livello di usura che testimonia la stratificazione dei molteplici usi avvenuti nell’ultimo secolo. Il Deposito dei Gessi è realizzato con tubi innocenti e bancali di legno.

Indirizzo

via Galli Tassi, Lucca

Progetto dal

2015

al

2015

Realizzazione dal

2015

al

2016

Opera Menzionata

Chiesa di San Pellegrino. Deposito dei Gessi   


Opera Menzionata

Allestimento | Interni


La Chiesa di San Pellegrino, costruita presso un’antica porta delle fortificazioni romane, fu ampliata alla metà del XVII secolo e nel 1808 fu chiusa al culto. Nel XX secolo fu sede di un’officina organaria e più recentemente divenne un magazzino. La chiesa versava in uno stato di degrado avanzato, l’obiettivo era di restaurare gli esterni, le coperture e gli interni con l’intento di trasferirvi la collezione di calchi di gesso del Polo Museale Toscano. La collezione è formata da 230 pezzi. Il progetto ha riguardato anche i vani adiacenti che sono stati connessi alla chiesa con la riapertura di un’antica porta. L’intervento progettuale è stato impostato alla massima economicità e rispetto del manufatto storico, lo spazio è stato riportato all’antico splendore e l’illuminazione artificiale è stata realizzata con apparecchi posti sul cornicione dell’aula al fine di nascondere ogni elemento tecnologico alla vista. La luce è la materia che definisce lo spazio. Gli elementi architettonici introdotti dal progetto sono le lastre di acciaio del vano porta di collegamento con i locali adiacenti, i gradini mancanti del presbiterio, le aree dove erano originariamente collocati gli altari laterali e la bussola d’ingresso. La pavimentazione di marmo bianco e bardiglio è stata pulita e patinata conservando il livello di usura che testimonia la stratificazione dei molteplici usi avvenuti nell’ultimo secolo. Il Deposito dei Gessi è realizzato con tubi innocenti e bancali di legno.

Indirizzo

via Galli Tassi, Lucca

Progetto dal

2015

al

2015

Realizzazione dal

2015

al

2016

Percorso ciclopedonale “Fior di Loto”   


Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione


L’area oggetto di intervento fa parte del bacino del Lago di Massacciuccoli; fino agli anni ’40 del ‘900 trovavamo le coltivazioni di riso, poi dagli anni ’60 la coltura di Fior di Loto oggi una delle più vaste d’Europa. Il sito era in stato di degrado e di abbandono. Il percorso ciclopedonale “Fior di Loto” riporta alla luce un vero e proprio “gioiello ambientale”; si estende per 1 km ed è parte del sistema dei percorsi territoriali dedicati a luoghi della vita di G. Puccini. Il progetto si inserisce nel contesto ambientale interpretandone materiali e forme, rispondendo alle complesse esigenze tecnico-idrauliche dell’area e all’esigenza di un armonico inserimento paesaggistico. Un palcoscenico ambientale dove natura, coltivazione e infrastruttura instaurano un nuovo ed equilibrato dialogo. I vincoli idraulici sono risolti con tratti in rilevato e un pontile ligneo di 150 m, ciò determina variazioni della velocità di percorrenza, delle percezioni prospettiche e differenti sonorità. Il pontile è in lamellare e massello di abete rosso su pali in acciaio. Il progetto è ad impatto ambientale “zero”, i materiali sono naturali, permeabili e senza agenti chimici. I filari di pioppi cipressini creano zone ombreggiate e le sequenze lineari di essenze arbustive danno vita a un confine osmotico fra natura selvatica e costruzione. Un’architettura naturalizzata dove la “natura costruita” si ibrida con la “natura naturale”: sottili linee cromatiche, cangianti al variare delle stagioni.

Indirizzo

piazza stazione/campi sportivi, Massarosa, Lucca

Progetto dal

2011

al

2013

Realizzazione dal

2014

al

2015

Opera Selezionata

Percorso ciclopedonale “Fior di Loto”   


Opera Selezionata

Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione


L’area oggetto di intervento fa parte del bacino del Lago di Massacciuccoli; fino agli anni Quaranta del Novecento trovavamo le coltivazioni di riso, poi dagli anni Sessanta la coltura di Fior di Loto oggi una delle più vaste d’Europa. Il sito era in stato di degrado e di abbandono. Il percorso ciclopedonale “Fior di Loto” riporta alla luce un vero e proprio “gioiello ambientale”; si estende per 1 km ed è parte del sistema dei percorsi territoriali dedicati a luoghi della vita di Giacomo Puccini. Il progetto si inserisce nel contesto ambientale interpretandone materiali e forme, rispondendo alle complesse esigenze tecnico-idrauliche dell’area e all’esigenza di un armonico inserimento paesaggistico. Un palcoscenico ambientale dove natura, coltivazione e infrastruttura instaurano un nuovo ed equilibrato dialogo. I vincoli idraulici sono risolti con tratti in rilevato e un pontile ligneo di centocinquanta metri, ciò determina variazioni della velocità di percorrenza, delle percezioni prospettiche e differenti sonorità. Il pontile è in lamellare e massello di abete rosso su pali in acciaio. Il progetto è ad impatto ambientale “zero”, i materiali sono naturali, permeabili e senza agenti chimici. I filari di pioppi cipressini creano zone ombreggiate e le sequenze lineari di essenze arbustive danno vita a un confine osmotico fra natura selvatica e costruzione. Un’architettura naturalizzata dove la “natura costruita” si ibrida con la “natura naturale”: sottili linee cromatiche, cangianti al variare delle stagioni.

Committenza

Comune di Massarosa

Impresa Costruttrice

ATI Bicicchi Felice srl, Cemenbit srl

Indirizzo

stazione di Bozzano-Massarosa, campi sportivi-scuole, Massarosa, Lucca

Progetto dal

2012

al

2013

Realizzazione dal

2014

al

2015

Opera Selezionata

Sortita San Paolino   


Opera Selezionata

Restauro | Recupero


La Sortita del Baluardo San Paolino è uno dei luoghi più interessanti degli spazi interni delle Mura urbane di Lucca. La riapertura al passaggio pubblico è un’importante operazione di valorizzazione che permette la connessione diretta della città al parcheggio di viale Carducci. La richiesta della committenza era di restituire la sortita alla fruizione pubblica in sicurezza permettendone una corretta percezione. È stato studiato così un nuovo sistema illuminotecnico che elimina i precedenti apparecchi a parete. Gli apparecchi a incasso a pavimento sono inseriti in fasce o corone di acciaio corten che staccandosi dalle pareti con una fascia di granulato di marmo bianco di Carrara, costituiscono una protezione all’impianto e una guida visiva del percorso. Il corten rende chiaramente individuabile l’intervento contemporaneo nel contesto dello spazio storico. I totem contengono il sistema di emergenza, le prese elettriche e le linee dati per gli allestimenti temporanei. Una contro parete di acciaio corten con foratura a laser che riproduce il disegno del paramento a broccato del baldacchino del Duomo di Lucca, consente di schermare il consolidamento murario pre-esistente della parete. Il sistema di raccolta acque piovane di percolamento dalle murature è realizzato da canalette lineari con griglie in ghisa sferoidale collocate sulle soglie di passaggio tra i vari ambienti e lungo il perimetro continuo della sala centrale, l’acqua di raccolta è convogliata nel pozzo esistente.

Committenza

FCRLU

Indirizzo

via Pallone 2, Lucca

Progetto dal

2013

al

2014

Realizzazione dal

2015

al

2016

Primo Premio

Basilica di Santa Croce   


Primo Premio

Allestimento | Interni


Durante il Festival F-Light 2016 è stata messa a punto la nuova illuminazione per la facciata della Basilica di Santa Croce a Firenze. Una illuminazione dinamica che gioca con intensità e temperatura colore della luce bianca e che include la nuova configurazione della luce statica. La proposta illuminotecnica dinamizza teatralmente la superficie della facciata che entra in empatia con il passante. La scelta di operare con luce bianca modulata attraverso la variazione della temperatura colore e del flusso luminoso, permette di mettere in scena il tempo lungo della “costruzione” e attiva con il suo “ritmo pulsante” la facciata in una sorta di membrana che assorbe e rilancia l’energia spirituale ed ideale degli “illustri” che nella basilica dimorano, ricercando nel cittadino contemporaneo la partecipazione in un battito all’unisono. Un respiro, un battito vitale –non mera scenografia e spettacolo asettico– ma costruzione di uno spazio di coinvolgimento tra memoria storica e istanze contemporanee, tra sapienza della cultura ed esperienza di vita collettiva, tra monumento e città. I consumi energetici sono abbattuti del 68%, mantenendo gli stessi livelli d’illuminamento di 25 lux mentre i rilievi della facciata acquisiscono una maggiore profondità nella condizione di luce statica. L’installazione luminosa dinamica eseguita in loop è programmabile in determinate fasce orarie e manifestazioni, si alterna a momenti di illuminazione statica.

Committenza

Associazione MUS.E, Città di Firenze

Impresa Costruttrice

Silfi spa

Indirizzo

piazza di Santa Croce, Firenze

Progetto dal

2016

al

2016

Realizzazione dal

2016

al

2016

Opera Selezionata

Oratorio degli Angeli Custodi   


Opera Selezionata

Restauro | Recupero


L’Oratorio degli Angeli Custodi costruito nel 1638 si trova nel centro storico di Lucca. L’apparato pittorico è esempio paradigmatico di ricca decorazione barocca. Divenne centrale nella vita della città grazie alla sua splendida acustica. Negli ultimi decenni, gli affreschi si stavano gravemente deteriorando. Inoltre, la sagrestia era stata trasformata in camerino di fortuna per gli artisti e non esistevano spazi di servizio per il pubblico. Il sistema illuminotecnico era scarso e disomogeneo. Il cortile interno scoperto si trovava in avanzato stato di degrado. L’Oratorio è stato oggetto di un sistematico restauro. Il cortile interno è stato coperto con una copertura leggera in acciaio e vetro opalino, il nuovo piano di calpestio si struttura su tre gradoni che collegano i due livelli del vano di ingresso all’ex sacrestia, è arredato da un desk girevole di legno con funzione di snella biglietteria. Il sistema illuminotecnico è composto da strip led incassate nell’asola delle travi della copertura vetrata. Il nuovo sistema di pareti pieghettate individuano gli incassi delle porte di accesso ai camerini e ai servizi igienici oltre che realizzare due sedute lungo il corridoio di distribuzione. Il sistema illuminotecnico è realizzato con apparecchi ad incasso nel soffitto dipinto nero in continuità con quello dei camerini. Nei due camerini lampade lineari si alternano agli specchi, un terzo locale è sala riunione. Gli arredi sacri sono stati riallestisti nei nuovi spazi.

Committenza

FCRLU

Impresa Costruttrice

Angelo Impianti srl | Bonuccelli rls | Casanova Next srl | Davini srl | Paladini srl | S2 srl | Tecno Service srl | C. Cannizzaro | E. Modena | G. dalle Monache | G. Ghilardi | M.A. Sebeti | L. Lanciani | Lo Studiolo di Colombini | Lazzareschi | Ricciarelli

Indirizzo

via dell'Angelo Custode 30, Lucca

Progetto dal

2016

al

2016

Realizzazione dal

2016

al

2020

Cimitero Castel San Gimignano   


Nuova Costruzione


Il cimitero di Castel San Gimignano è esempio paradigmatico di Camposanto nella campagna Toscana. Il valore paesaggistico del manufatto è stato preservato. Il progetto dell’edificio dei nuovi loculi si è espresso in un rapporto equilibrato tra i pieni e i vuoti esistenti. Il nuovo segno dei muri in gabbionate contenenti pietra calcarea locale che tracciano i nuovi loculi, dialogano con le sequenze lineari delle murature di confine e del muro a secco tra il campo superiore e quello inferiore. La conformazione a cappella dei nuovi loculi determina il giusto spazio per la preghiera. La massa plastica dei due cubi di pietra del nuovo volume compongono dialettici rapporti tra interno e esterno. La scelta consapevole di impiegare muri gabbionati, utilizzati di consueto come contenimento di pendii e terre, è stata determinata dalla tensione espressa dal luogo. I muri a secco rappresentano il diretto legame fisico e spirituale con la vita di chi ha vissuto il contesto ambientale e culturale di Castel San Gimignano. Luogo carico di storia e di lavoro con e per le terre: materia di sostentamento e di vita. Il muro a secco del terrazzamento e la scala di collegamento tra i due campi sono stati consolidati con gabbionate lineari naturalizzate. Due nuovi percorsi pavimentati in blocchi di cls prefabbricati posati a secco scorrono sul nuovo prato. Nuovi cipressi attenuano l’impatto visivo con i loculi pre-esistenti e piante di gelsomino scorrono lungo le pareti dei nuovi loculi.

Committenza

Comune di San Gimignano

Impresa Costruttrice

Costruzioni Sirio srl

Indirizzo

Castel San Gimignano, San Gimignano, Siena

Progetto dal

2017

al

2017

Realizzazione dal

2018

al

2019

Parcheggio pubblico   


Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione


Il piccolo parcheggio che la cittadinanza aveva chiesto da molto tempo all’Amministrazione doveva coniugare le esigenze funzionali con l’inserimento nel paesaggio agricolo di Nebbiano. Le poche case raggruppate a formare il borgo sono densamente popolate tutto l’anno da una popolazione eterogenea. Posto su un piccolo altopiano boscoso, dal centro si inerpica una strada carrabile che serve il borgo e prosegue fino a perdersi nel bosco. Un lavoro low cost che si confronta con il concetto di confine di proprietà. Fuori da ogni luogo comune, i confini di proprietà strutturano l’intero progetto di spazio pubblico urbano: i suoi limiti, i diritti di passo, la privacy. Il legno con il suo fogliame e la terra sono gli elementi cardine di questo paesaggio. Pensando all’arte povera di Jannis Kounellis, e come essa sia capace di suscitare un forte impatto emotivo con i suoi assi di legno, le lamiere, le putrelle …. L’uso di un materiale povero e di riciclo come le traversine ferroviarie che definiscono i bordi del parcheggio in un disegno dove la ripetitività del segno mette in primo piano la materia dell’oggetto. Inoltre, un percorso retrostante pavimentato con ghiaia sciolta lo separa dalla proprietà privata. Aiuole piantumate con cornus alba segnano visivamente l’ingresso al parcheggio. Ci siamo mossi ai margini dell’urbanismo tattico nel disegno pavimentale. Un parcheggio funzionale e al contempo piazza dove ritrovarsi.

Committenza

Comune di Camaiore

Impresa Costruttrice

Panza srl

Indirizzo

via di Nebbiano, Camaiore, Lucca

Progetto dal

2019

al

2019

Realizzazione dal

2021

al

2021

Opera Selezionata

Cimitero Castel San Gimignano   


Opera Selezionata

Restauro | Recupero


Il cimitero di Castel San Gimignano è un esempio paradigmatico di Camposanto nella campagna Toscana. La forma unitaria conserva visibili i suoi caratteri tipologici: un recinto con muratura in pietrame e campi di sepoltura su quote altimetriche sfalsate a seguire le pendenze del terreno. Il nuovo segno dei muri gabbionati contenenti pietra calcarea locale, dialogano con le sequenza lineari delle murature del recinto di confine e del muro a secco del salto di quota tra il campo superiore e inferiore. La conformazione a cappella dei nuovi loculi determina lo spazio per la preghiera e il ricordo. La massa plastica dei due cubi di pietra compongono dialettici rapporti tra interno e esterno, tra pieni e vuoti, tra memoria e presente. La scelta consapevole di impiegare muri gabbionati, utilizzati di consueto come contenimento di pendii e terre, è stata determinata dalla tensione espressa dal luogo. I muri a secco rappresentano il diretto legame fisico e spirituale con la vita di chi ha vissuto il contesto ambientale, civico e culturale. Luogo carico di storia e di lavoro con e per le terre: materia di sostentamento e di vita. Il muro a secco del terrazzamento tra i due campi è stato restaurato e integrato da una spalletta di protezione con gabbionature naturalizzate con essenze di sedum. Il campo superiore è stato piantumato a prato. Restaurati gli intonaci, la cappella esistente e le murature. Nuovi cipressi attenuano l’impatto visivo con loculi pre-esistenti.

Committenza

Comune di San Gimignano

Impresa Costruttrice

Costruzioni Sirio srl

Indirizzo

via del cimitero di Castel San Gimignano, San Gimignano, Siena

Progetto dal

2017

al

2017

Realizzazione dal

2019

al

2019

Opera Selezionata

Parcheggio pubblico a Nebbiano   


Opera Selezionata

Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione


Posto su un piccolo altopiano boscoso, dal centro si inerpica una strada carrabile che serve il borgo di Nebbiano e prosegue fino a perdersi nel bosco. Un lavoro low cost che si confronta con il concetto di confine di proprietà. Fuori da ogni luogo comune, i confini di proprietà strutturano l’intero progetto di spazio pubblico urbano: i suoi limiti, i diritti di passo, la privacy. Dal primo sopralluogo ci è apparsa l’urgenza della cittadinanza alla realizzazione di questa opera e allo stesso tempo il paesaggio boscoso e agricolo sono apparsi nella loro selvaggia espressione. Il legno con il suo fogliame e la terra sono gli elementi cardine di questo paesaggio. Abbiamo pensato all’arte povera di Jannis Kounellis, come essa sia capace di suscitare un forte impatto emotivo con i suoi assi di legno, le lamiere, le putrelle …. Abbiamo pensato di impiegare un materiale povero e di riciclo come le traversine ferroviarie per strutturare i bordi del parcheggio in un disegno dove la ripetitività del segno metta in primo piano la materia dell’oggetto. Inoltre, un percorso retrostante pavimentato con ciottoli di ghiaia sciolta lo separa dalla proprietà privata. Aiuole piantumate con Cornus alba segnano visivamente l’ingresso al parcheggio. Ci siamo mossi ai margini dell’urbanismo tattico nel disegno pavimentale: linee parallele segnano il diritto di passo e le aree di parcheggio e la strada vicinale di ingresso che diviene anche segnale visivo per l’automobilista.

Committenza

Comune di Camaiore (LU)

Impresa Costruttrice

Panza srl

Indirizzo

via di Nebbiano, Camaiore, Lucca

Progetto dal

2019

al

2019

Realizzazione dal

2020

al

2021

Progettisti

Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.

FABBRICANOVE

Enzo Fontana

FABBRICANOVE
Alessandro Bernardini Architetto

Alessandro Bernardini

Alessandro Bernardini Architet…
MABS Studio

Antonio Marcon

MABS Studio
AMDB Architetti

Alessandro Marcattilj

AMDB Architetti
Area Progetti, UNA2 architetti associati, Neutrostudio, Laura Ceccarelli

Andrea Michelini

Area Progetti, UNA2 architetti…
AGA architettura e gestione ambientale

Barbara Lami

AGA architettura e gestione am…
Archivio Personale

Alessandra Foschi

Archivio Personale
Cooperativa Civile stp soc. coop.

Alba Lamacchia

Cooperativa Civile stp soc. co…
Antonella Cacciato

Antonella Cacciato

Antonella Cacciato
Premio Architettura Toscana

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