Il progetto per casa camilla si sviluppa a partire dalla pianificazione funzionale precisa sullo spazio della casa e dalla sovrapposizione formale delle volumetrie abitative. Le tre funzioni richieste generano un trittico volumetrico, corrispondente ai due piani abitativi e al blocco garage, e sono collocati in maniera sovrapposta tra loro. Nel punto di intersezione, il vuoto che si genera funge da perno e filtro tra i due spazi e il giardino retrostante. In alzato una pensilina abbraccia e raggruppa i volumi, separando il giorno, al piano terra, e la notte al piano superiore.
La casa di Sansepolcro è stata ideata come uno scrigno lapideo inciso e segnato dalle aperture che si configurano come inserti materici differenziati per forma e dimensione in base alla sequenza e alle esigenze degli spazi interni. La scelta dei materiali è finalizzata ad innescare un rapporto dialettico con il contesto, con il vicino nucleo Medioevale di Sansepolcro, ma senza rinunciare ad operazioni progettuali nette e radicali sulla volumetria. La dialettica tra pieni e vuoti è accentuata dal contrasto materico tra la superficie dura della pietra locale e i serramenti in legno. Grazie al sistema di pannelli scuranti integrati al serramento, le aperture si configurano come intarsi lignei, preziosi inserti materici che producono vibrazioni e giochi di luce sempre differenti, capaci di configurare scenari di illuminazione diversificati per ciascun ambiente. La presenza forte della scala lineare interna si riverbera sul volume in pietra attraverso una fenditura lignea. All’interno la progettazione dell’arredo su misura ha consentito di ottimizzare gli spazi e di definire i vari ambienti mediante soluzioni integrate e a forte carica plastica.
La casa di Sansepolcro è stata ideata come uno scrigno lapideo inciso e segnato dalle aperture che si configurano come inserti materici differenziati per forma e dimensione in base alla sequenza e alle esigenze degli spazi interni. La scelta dei materiali è finalizzata ad innescare un rapporto dialettico con il contesto, con il vicino nucleo Medioevale di Sansepolcro, ma senza rinunciare ad operazioni progettuali nette e radicali sulla volumetria. La dialettica tra pieni e vuoti è accentuata dal contrasto materico tra la superficie dura della pietra locale e i serramenti in legno. Grazie al sistema di pannelli scuranti integrati al serramento e annegati nella muratura, le aperture si configurano come intarsi lignei, preziosi inserti materici che producono vibrazioni e giochi di luce sempre differenti, capaci di configurare scenari di illuminazione diversificati per ciascun ambiente. All’interno la presenza forte della scala lineare si riverbera sul volume in pietra attraverso una fenditura lignea e definisce un sistema distributivo che su cui si baricentrano tutti gli ambienti della zona giorno al piano terra e della zona notte al piano primo. La progettazione dell’arredo su misura ha consentito di ottimizzare gli spazi e di definire i vari ambienti mediante soluzioni integrate e a forte carica plastica, soprattutto al piano terra, dove le pareti attrezzate definiscono elementi flessibili in continuità spaziale e materica con l’esterno.
La casa di Sansepolcro è stata ideata come uno scrigno lapideo inciso e segnato dai serramenti in legno che si configurano come stratificazioni materiche. La scelta dei materiali è finalizzata ad accentuare un rapporto dialettico con il contesto ma senza rinunciare ad operazioni progettuali nette e radicali sulla volumetria. I serramenti in legno sono l’occasione per innestare nel volume dinamici e preziosi inserti materici, che producono vibrazioni e giochi di luce sempre differenti. L’interno risulta segnato dalla presenza forte della scala che si riverbera anche sul volume in pietra e disimpegna tutti gli ambienti, mentre la progettazione dell’arredo su misura definisce soluzioni integrate a forte carica plastica.
La Scuola primaria Collodi di Sansepolcro è situata al margine interno della cinta muraria medicea della città in adiacenza ad uno dei suoi bastioni; la realizzazione dell’ampliamento in oggetto, composto da tre aule e dall’auditorium, segue il precedente intervento di ricostruzione del blocco principale a due livelli delle aule. Il completamento del complesso avviene con un impianto dei volumi a corte aperta delineata da un corpo ad “L” che termina nel volume predominante dell’auditorium. Il progetto nasce dall’evocazione delle figure e dei temi della storia di Collodi che prendono forma nei volumi e nei vuoti verdi per raccontare, e concludere, una storia che inizia nel nome stesso della scuola amplificandone la capacità comunicativa e identificativa verso la comunità che ospita. È la balena dell’auditorium che emerge al centro della corte con la sua copertura bianca dalle forme complesse, mostrando la fitta schiera delle colonne colorate all’esterno e, all’interno, la successione dei portali in legno dalla sagoma frastagliata, come il grande palato schermato dai denti della balena dai cui si affaccia Geppetto aspettando Pinocchio. il campo dei miracoli in cui si trasforma lo spazio verde della corte che accoglie i bambini per proseguire il loro lavoro come un’aula all’aperto. È il legno di Geppetto che scandisce le forme delle strutture sia delle aule che dell’auditorium con sagome complesse ed elaborate come quelle intagliate da un falegname.
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