Nuova Costruzione
La casa di Sansepolcro è stata ideata come uno scrigno lapideo inciso e segnato dai serramenti in legno che si configurano come stratificazioni materiche. La scelta dei materiali è finalizzata ad accentuare un rapporto dialettico con il contesto ma senza rinunciare ad operazioni progettuali nette e radicali sulla volumetria. I serramenti in legno sono l'occasione per innestare nel volume dinamici e preziosi inserti materici, che producono vibrazioni e giochi di luce sempre differenti. L'interno risulta segnato dalla presenza forte della scala che si riverbera anche sul volume in pietra e disimpegna tutti gli ambienti, mentre la progettazione dell'arredo su misura definisce soluzioni integrate a forte carica plastica.
Indirizzo
viale Osimo 2, Sansepolcro, ArezzoProgetto dal
2018al
2019Realizzazione dal
2019al
2021Restauro | Recupero
Civico 22 è un frutto di un intervento integrale di trasformazione e rigenerazione di un edificio degli anni Settanta (ex Enel) in un complesso residenziale. La planimetria a L con il lato corto attestato su Via del Campofiore ha subito indirizzato la progettazione sulla dualità dei fronti, più urbani quelli rivolti su strada, più porosi quelli rivolti sull'interno, che il progetto risolve con un telaio metallico e un sistema di pannelli “brise soleil". Attuando una sorta di smontaggio e rimontaggio degli elementi tipologici dello stato di fatto, il progetto ha restituito il volume attraverso la giustapposizione di tre elementi chiaramente riconoscibili: il basamento, il corpo principale e l’attico. La lettura stratificata di queste tre parti di programma è stata rafforzata con la scansione di fasce marcapiano in acciaio, annegate sul cappotto perimetrale. Il basamento ospita le attività direzionali e stabilisce relazioni urbane anche grazie alla flessuosità delle pensiline che si protendono verso la strada. Al di sopra si sviluppano il corpo principale con da una gamma cromatica che varia dal grigio cemento al perla, nell'ottica di esaltare le fasce finestrate e i generosi vuoti delle terrazze. Il piano attico rappresenta l'elemento di chiusura dal quale emergono le volumetrie dei duplex, ideati come "ville urbane" con le terrazze rivolte sul Piazzale Michelangelo. Infine, la realizzazione del giardino condominiale, ha consentito di ricucire gli spazi del piano terreno.
Committenza
Isi Ipi Immobiliari srlImpresa Costruttrice
Gervasi srlIndirizzo
via del Campofiore 22, FirenzeProgetto dal
2017al
2019Realizzazione dal
2019al
2021Allestimento | Interni
La casa di Sansepolcro è stata ideata come uno scrigno lapideo inciso e segnato dalle aperture che si configurano come inserti materici differenziati per forma e dimensione in base alla sequenza e alle esigenze degli spazi interni. La scelta dei materiali è finalizzata ad innescare un rapporto dialettico con il contesto, con il vicino nucleo Medioevale di Sansepolcro, ma senza rinunciare ad operazioni progettuali nette e radicali sulla volumetria. La dialettica tra pieni e vuoti è accentuata dal contrasto materico tra la superficie dura della pietra locale e i serramenti in legno. Grazie al sistema di pannelli scuranti integrati al serramento e annegati nella muratura, le aperture si configurano come intarsi lignei, preziosi inserti materici che producono vibrazioni e giochi di luce sempre differenti, capaci di configurare scenari di illuminazione diversificati per ciascun ambiente. All’interno la presenza forte della scala lineare si riverbera sul volume in pietra attraverso una fenditura lignea e definisce un sistema distributivo che su cui si baricentrano tutti gli ambienti della zona giorno al piano terra e della zona notte al piano primo. La progettazione dell'arredo su misura ha consentito di ottimizzare gli spazi e di definire i vari ambienti mediante soluzioni integrate e a forte carica plastica, soprattutto al piano terra, dove le pareti attrezzate definiscono elementi flessibili in continuità spaziale e materica con l’esterno.
Indirizzo
viale Osimo 2, Sansepolcro, ArezzoProgetto dal
2018al
2019Realizzazione dal
2019al
2021Restauro | Recupero
In un contesto paesaggistico unico, tra il Golfo e il Parco Archeologico di Baratti e Populonia sorge la casa che è stata oggetto di un intervento integrale di ristrutturazione. L’originaria costruzione realizzata intorno agli anni Sessanta è stata per decenni abbandonata. L’intervento ha interessato anche le aree pertinenziali della costruzione tra cui l’antistante giardino e coinvolto la casa, sia nelle parti strutturali, impiantistiche e di riqualificazione energetica, sia nella nuova distribuzione interna e nelle finiture. Attraverso pochi elementi ben caratterizzati, il progetto ha stabilito nuove relazioni con il contesto eccezionale che accoglie la casa, rendendola parte integrante, capace di dialogare con le emergenze del luogo. Sul fronte rivolto verso il Parco Archeologico, il volume puro della casa, intonacato e ad unica falda inclinata, è stato impreziosito attraverso l’integrazione di un volume, rivestito con lastre di pietra Santafiora, che si smaterializza verso il fronte mare e diviene un portico leggero che rende la casa vivibile durante le stagioni calde. Sul fronte rivolto verso il Golfo di Baratti, lo sforzo progettuale si è concentrato sull’ampliamento delle superfici aperte nel tentativo di stabilire un rapporto diretto col paesaggio, per questo è stato messo a punto serramento continuo e dinamico che stabilisce una relazione simbiotica tra l’interno della casa e il mare, che è divenuto presenza intima e vitale in ogni ambiente della casa.
Indirizzo
Baratti, Piombino, LivornoProgetto dal
2017al
2018Realizzazione dal
2019al
2021Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.
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