Canali Associati

Guido Canali

Opera Menzionata

Centro ricerche e produzione calzature Prada   


Opera Menzionata

Nuova Costruzione


Demoliti i vecchi capannoni anni Settanta, si avvia la costruzione di un complesso industriale che vuole mitigare la volumetria necessaria e riproporre il declivio agricolo-boschivo perduto. Allineato al lotto, lo stretto corpo in calcestruzzo degli impianti si materializza come zoccolo a gradoni fasciato da pergolati di vite. Da qui aggettano tre lame, segnali immediati per chi percorre l’autostrada. In secondo piano, un parallelepipedo in prefabbricato pesante allineato al lotto, accoglie i magazzini. Sopra, al primo piano, padiglioni in carpenteria metallica ruotano di quarantacinque gradi per orientare a nord gli shed lunghi trentacinque metri definiti ai bordi da travi a cassone contenenti i cunicoli impianti. I triangoli ritagliati tra il piano terra e il primo, diventano giardini protetti. Ovunque, illuminazione diffusa e percezione dell’esterno. I tentacoli che collegano la collina al bordo autostradale reggono l’involucro degli shed ed appaiono le passerelle, percorsi di accesso e vie di fuga La mensa e gli uffici, blocchi indipendenti a struttura metallica, staccano dai magazzini grazie a sottili patii. Nella mensa per trecento posti, copertura con unico lucernario, sopra schermato da pergolato completamente fasciato da pergolati di vite. Negli uffici, tre piani aperti verso una hall centrale a tutt’altezza, fulcro dei percorsi, coperta anch’essa da un lucernario totale a pergolato. Da ogni postazione, vista a trecentosessanta gradi sui giardini, verso nord attraverso una vetrata totale, verso ovest attraverso una seconda pelle verdeggiante.

Centro ricerche e produzione calzature Prada
Architetto

Committenza

Prada

Impresa Costruttrice

La Castelnuovese

Indirizzo

Località Valvigna, Strada Provinciale 11 Lungo Arno, Terranuova Bracciolini, Arezzo

Progetto dal

1998

al

2016

Realizzazione dal

1998

al

2016

Primo Premio

Museo delle Statue Stele Lunigianesi   


Primo Premio

Allestimento | Interni


Il nuovo allestimento del Museo al Castello del Piagnaro ha consentito di recuperare spazi di notevole suggestione, sfondo in perfetta sintonia con le opere esposte. Centrale al nuovo allestimento è la ricerca di un incontro non mediato del visitatore con le opere, mentre monitor e pannelli di approfondimento si inseriscono lungo il percorso in spazi appartati, in modo da non interferire con il godimento diretto dei pezzi esposti. Tale scelta consente un racconto e un ritmo narrativo stringente, così da sollecitare costantemente l’interesse dei visitatori. L’obiettivo di rendere l’allestimento attraente e suggestivo, pur in spazi austeri e con una collezione di opere omogenee, è raggiunto grazie alla scelta di affidarsi a pochi, semplici, ma non banali, elementi studiati con cura. Fondamentale l’illuminazione, perfettamente calibrata su ogni opera, con luce radente che mette in risalto il modellato poco marcato delle statue stele e al tempo stesso la lavorazione sorprendentemente dettagliata di alcune parti. Le componenti dell’allestimento tutte su disegno, sono improntate alla massima semplicità e rigore: così gli esili e discreti sostegni in ferro delle pur pesanti sculture che poggiamo su un legno basamentale celato sotto il pavimento in tavolato di castagno; i sostegni degli apparecchi illuminanti, i distanziatori e i supporti per le didascalie. Proprio grazie a questa semplicità, le pietre della Lunigiana “parlano” al visitatore, che può così coglierne, intatto, tutto il fascino e l’ipnotico mistero.

Museo delle Statue Stele Lunigianesi
Canali Associati

Committenza

Comune di Pontremoli

Impresa Costruttrice

Sigea, Silca Barsotti, Farmobili

Indirizzo

Castello del Piagnaro, Pontremoli, Massa-Carrara

Progetto dal

2008

al

2015

Realizzazione dal

2008

al

2015

Museo delle Statue Stele Lunigianesi   


Restauro | Recupero


Ilrestauro di una porzione delCastellodelPiagnaro prende spuntodal nuovoallestimento delMuseodelleStatueSteleLunigianesi edal connesso parziale adeguamento degli impianti,dei sistemi disicurezza edegli impianti disollevamento per disabili.Ilrecupero dell’alasud del primocortile delcastello,adibita dasempre a deposito di macerie emai sottoposta ainterventi di restauro,hamesso adisposizione del museo una superficiequasi raddoppiata eha consentito di recuperare spazidinotevole suggestione,caratterizzati da paretie voltea botte inpietra avista checostituiscono unosfondo perfettamente in sintonia conle opere esposte.L’intervento,inteso come valorizzazione delle potenzialità inespresse dell’edificio storico,sièposto l’obiettivo di creare un dialogo intenso,esaltando alcontempo i nessi monomaterici diopere espostee il castello.Grazie adinterventi di svuotamento,ed all’incisione di due nuovi passaggi,èstato possibile inventare un percorso suggestivoche prosegue alpianosuperiore,mediante una scala ricavata sopra i resti di unarampatardobarocca ritrovata,inutilizzabile per l’eccessiva altezza dei gradini,che peròresta leggibile sottola nuovascala trasparente con struttura in ferro egradini inlegno.Anche alprimopiano,interventi minimi di incisione e ricucitura,con calibrate addizioni,come la passerella che attraversa altra scala preesistente,hanno consentito di dare un significato nuovo agli spazi edicreare unpercorso continuoea senso unico,scorrevoleefluido,come quellodel pianoterreno.

Museo delle Statue Stele Lunigianesi
ARCHITETTO

Committenza

Comune di Pontremoli

Impresa Costruttrice

Sigea, Silca Barsotti, Farmobili

Indirizzo

Castello del Piagnaro, Pontremoli, Massa-Carrara

Progetto dal

2008

al

2015

Realizzazione dal

2008

al

2015

Centro ricerche e produzione Prada   


Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione


L’edificazione di un nuovo polo industriale ha suggerito lo spunto per il restauro ambientale di un luogo contaminato da un insediamento industriale anni ’70 che provocò la lastricatura dell’intera estensione dell’area.Il progetto ripropone il declivio agricolo/boschivo perduto, fasciando con verde pensile e rampicanti lo zoccolo in primo piano contenente gli impianti tecnologici per un fronte di oltre 250 mt. Tale zoccolo, sagomato a gradoni, accoglie spalliere di vitis vinifera.L’edificio retrostante affiora così solo al piano superiore, aggettando verso l’Autosole con tre lame, immediatamente percepibili a chi percorre l’autostrada.La rinaturazione si estende anche verso la collina, dove il declivio franoso è consolidato da estese terre armate ricoperte da vegetazione boschiva autoctona.L’intervento non consuma ex novo alcuna porzione di suolo in quanto utilizza un appezzamento già manomesso.Entro l’edificio, coperture fasciate di verde; giardini pensili ritagliati tra i laboratori; patii e specchi d’acqua negli interstizi tra gli edifici, anche con funzione di riserva energetica; roof garden sugli uffici; shed con futuribile copertura di rampicanti. Affinchè la rinaturazione confermasse la specificità non solo dell’orografia, ma anche della vegetazione, si sono scelte essenze abituali nelle coltivazioni locali. Oltre a vitis vinifera e prati, anche citazioni dalla tradizione contadina come ficus carica, punica granatum, zizyphus sativa e filari di populus nigra italica

Centro ricerche e produzione Prada
Canali Associati

Committenza

Prada

Impresa Costruttrice

La Castelnuovese

Indirizzo

Valvigna, SP 11 Lungo Arno, Terranuova Bracciolini, Arezzo

Progetto dal

1998

al

2016

Realizzazione dal

1998

al

2016

Progettisti

Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.

Cooperativa Civile stp soc. coop.

Alba Lamacchia

Cooperativa Civile stp soc. co…
Antonella Cacciato

Antonella Cacciato

Antonella Cacciato
Studio b-arch

Alessandro Capellaro

Studio b-arch
Area Progetti, UNA2 architetti associati, Neutrostudio, Laura Ceccarelli

Andrea Michelini

Area Progetti, UNA2 architetti…
MABS Studio

Antonio Marcon

MABS Studio
AGA architettura e gestione ambientale

Barbara Lami

AGA architettura e gestione am…
AMDB Architetti

Alessandro Marcattilj

AMDB Architetti
Alessandro Bernardini Architetto

Alessandro Bernardini

Alessandro Bernardini Architet…
Premio Architettura Toscana

2018 - 2022 © Tutti i diritti riservati. Fondazione Architetti Firenze, Via Valfonda 1/a, 50123 Firenze

Cod.Fisc./P Iva 06309990486 | Privacy Policy | Cookie Policy

Design by D'Apostrophe | Developed by Shambix