Grazzini Tonazzini Colombo

Andrea Tonazzini

Villa Ceragioli   


Restauro | Recupero


L’intervento di restauro di Villa Ceragioli ai Ronchi si confronta con l’edificio degli architetti Aldo Rossi e Leonardo Ferrari, cercando di riportare alla luce i caratteri propri di questo luogo iconico. L’intervento si focalizza su alcuni degli elementi cardine della villa come gli ambienti al piano terra, le grandi vetrate angolari e le finiture sulle facciate, un progetto delicato e attento che ha voluto riproporre fedelmente il disegno originario degli elementi. Nell’ottica di far conoscere la villa, opera prima del famoso premio Pritzker, si è anche prodotta un’installazione-open house in grado di rivelare gli elementi compositivi e teorici alla base del progetto originario. In tale rilettura spaziale, l’impiego di tronchi ricavati da un albero di pino costituisce il mezzo di interazione con la villa e la pineta circostante. Come delle rovine classiche, una colonna è stesa nel giardino, un’altra si erige nell’angolo della casa, una terza si dispone al centro del salone con un capitello vitreo come supporto espositivo, mentre cinque rocchi sono disseminati nel prato.

Indirizzo

via dei Fichi 43, Ronchi, Massa, Massa-Carrara

Progetto dal

2022

al

2022

Realizzazione dal

2023

al

2023

Opera Menzionata

Padiglione Arginvecchio   


Opera Menzionata

Allestimento | Interni


Un intervento contenuto, se opportunamente ideato, ha il potere di innescare meccanismi dalle ricadute ben più ampie, capaci di risvegliare l’interesse e la curiosità degli individui e potenziare la comprensione di un determinato contesto. L’installazione in località Arginvecchio consiste nella creazione di un padiglione espositivo temporaneo, un elemento effimero nato da un’urgenza creativa in grado di stimolare una riflessione sul ruolo poetico e fondativo dell’architettura. È questo un recinto che, come uno scrigno, ospita al suo interno un piccolo annesso rurale abbandonato, testimonianza, nella sua semplicità, dell’autenticità e del valore archetipo dell’edilizia minore. Il padiglione, fatto di teli traslucidi composti su uno scheletro ligneo, reinterpretazione di materiali locali, crea uno spazio interno, un luogo neutrale di giudizio il cui unico accesso guida alla scoperta di un nuovo microcosmo. Questo luogo si contrappone a quello esterno che spesso presenta corpi estranei al paesaggio agricolo tradizionale. Alla mancanza di una forte teoria architettonica del contesto, dove si è persa la conoscenza delle tecniche edilizie legate al territorio, il progetto risponde con un’architettura essenziale fatta di elementi e materiali semplici composti in modo espressivo. Partendo da un oggetto dimenticato, il padiglione sottolinea il rudere e ne amplifica il valore permettendo a questo di imprimersi nella memoria del visitatore.

Indirizzo

via Arginvecchio 2250, Capezzano Pianore, Camaiore, Lucca

Progetto dal

2021

al

2021

Realizzazione dal

2022

al

2022

Opera Selezionata

Cappella Farnocchia   


Opera Selezionata

Opera Prima


La costruzione di una capanna, di modeste dimensioni, nasce dalla volontà di donare un nuovo segno riconoscibile all’interno del paese di Farnocchia. Tale simbolo mira ad instaurare un dialogo con il paesaggio circostante e a riportare alla luce, mediante una nuova interpretazione, i caratteri latenti del territorio. L’opera è concepita come un rifugio spirituale, un’occasione di riflessione e meditazione, un polo capace di attrarre e far sostare. Dall’esterno, le forma archetipa tronco piramidale reinterpreta, senza tuttavia ridursi a una mera copia, i segni propri del territorio ed in particolare quelli delle vecchie capanne di forma triangolare che in passato caratterizzavano l’area, ormai quasi del tutto scomparse. L’entrata, sottolineata dal varco stretto d’accesso che invita all’esplorazione, è filtrata da un blocco di pietra dove è possibile sedersi, attendere ed arrestare il tempo. Tale dispositivo lapideo costituisce simbolicamente una scala che aspira ad una monumentalità contenuta e convive armoniosamente con la domesticità ed intimità dello spazio. All’interno l’ambiente in penombra è illuminato da un lucernario, dal quale penetrano luce zenitale, pioggia e vento, e da una candela. La struttura, facilmente assemblabile e smontabile, è costituita da un telaio rivestito con un materiale semplice quale il legno. La costruzione è il frutto di un’opera partecipata per la comunità di Farnocchia.

Indirizzo

via Broto, Farnocchia, Stazzema, Lucca

Progetto dal

2022

al

2022

Realizzazione dal

2023

al

2023

Progettisti

Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.

AGA architettura e gestione ambientale

Barbara Lami

AGA architettura e gestione am…
Cooperativa Civile stp soc. coop.

Alba Lamacchia

Cooperativa Civile stp soc. co…
Area Progetti, UNA2 architetti associati, Neutrostudio, Laura Ceccarelli

Andrea Michelini

Area Progetti, UNA2 architetti…
Archivio Personale

Alessandra Foschi

Archivio Personale
Antonella Cacciato

Antonella Cacciato

Antonella Cacciato
FABBRICANOVE

Enzo Fontana

FABBRICANOVE
Alessandro Bernardini Architetto

Alessandro Bernardini

Alessandro Bernardini Architet…
AMDB Architetti

Alessandro Marcattilj

AMDB Architetti
MABS Studio

Antonio Marcon

MABS Studio
Premio Architettura Toscana

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