Giulio Basili

Giulio Basili

Opera Selezionata

Casa IV   


Opera Selezionata

Opera Prima


Nel libro Architettura rurale italiana, Pagano e Daniel scrivono: «La conoscenza delle leggi di funzionalità e il rispetto artistico del nostro imponente e poco conosciuto patrimonio di architettura rurale sana e onesta, ci darà l’orgoglio di conoscere la vera tradizione autoctona dell’architettura italiana: chiara, logica, lineare, moralmente ed anche formalmente vicinissima al gusto contemporaneo». Partendo da queste considerazioni che il progetto si sviluppa cercando di instaurare un rapporto tra la tipologia della casa di campagna e l’icastica tradizione dei luoghi. La geometria rigorosa regola il disegno e l’orientamento dell’abitazione rispondendo a precise misure e rinnovando quel paziente processo di trasformazione basato sulla sovrapposizione e sull’adesione alle regole preesistenti. La casa è composta da due livelli, uno alla quota del basamento e l’altro alla quota della grande loggia cadenzata dal ritmo serrato dei profili metallici. Le stanze interne sono disposte in modo tale che gli ambienti principali abbiano tutti un affaccio privilegiato a sud. I prospetti, scanditi da poche regolari aperture, danno all’abitazione un aspetto di chiusura. La casa severa si apre improvvisamente al paesaggio e dalla loggia, vera e propria soglia tra interno e esterno, è possibile traguardare la Maremma per spingersi con lo sguardo fino all’Isola del Giglio, come ultimo punto focale dell’orizzonte, quando la terra e il mare, indistinguibili girano.

Indirizzo

Roccatederighi, Roccastrada, Grosseto

Progetto dal

2011

al

2012

Realizzazione dal

2013

al

2014

La Nuova Meleta   


Restauro | Recupero


“Proprio quel paesaggio profondamente umanizzato, costruito e pensato, senza il quale la civiltà toscana verrebbe a perdere la sua necessaria cornice, e proprio quel paesaggio rurale che di tutte le espressioni dell’uomo è la meno individualizzata, ma per questo la più̀ adatta a esprimere il fondo comune di un popolo, la misura del rapporto che esso stabilisce con la terra, il suo modo di radicarsi e di dare forma al suo intervento. Basta questa grande opera per giustificare tre secoli di vita toscana e fare anche di questi a loro modo un momento di civiltà̀”. Il progetto riguarda la ristrutturazione di alcuni antichi casali all’interno di una proprietà molto vasta nella quale sono stati fatti interventi puntuali sia di costruzione di nuove pertinenze a servizio delle abitazioni sia di nuove piantumazioni in un complessivo ridisegno di una intera porzione di paesaggio delle Colline Metallifere. All’interno sono stati restaurati solai e soffitti, inseriti nuovi impianti tecnici e due nuove scale in acciaio corten che ridisegnano lo spazio dell’abitare con una nuova distribuzione. All’esterno i nuovi spazi che accolgono le piscine si configurano come grandi basamenti a sostegno dell’architettura antica, ribaltando il concetto di tempo della costruzione. La pietra trachitica, originaria del luogo, è stata utilizzata con varie forme e finiture per evidenziare i vari interventi di restauro e nuove integrazioni.

Indirizzo

Meleta, Roccatederighi, Roccastrada, Grosseto

Progetto dal

2014

al

2015

Realizzazione dal

2015

al

2017

La Nuova Meleta   


Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione


“Proprio quel paesaggio profondamente umanizzato, costruito e pensato, senza il quale la civiltà toscana verrebbe a perdere la sua necessaria cornice, e proprio quel paesaggio rurale che di tutte le espressioni dell’uomo è la meno individualizzata, ma per questo la più̀ adatta a esprimere il fondo comune di un popolo, la misura del rapporto che esso stabilisce con la terra, il suo modo di radicarsi e di dare forma al suo intervento. Basta questa grande opera per giustificare tre secoli di vita toscana e fare anche di questi a loro modo un momento di civiltà̀”. Il progetto riguarda la ristrutturazione di alcuni antichi casali all’interno di una proprietà molto vasta nella quale sono stati fatti interventi puntuali sia di costruzione di nuove pertinenze a servizio delle abitazioni sia di nuove piantumazioni in un complessivo ridisegno di una intera porzione di paesaggio delle Colline Metallifere. All’interno sono stati restaurati solai e soffitti, inseriti nuovi impianti tecnici e due nuove scale in acciaio corten che ridisegnano lo spazio dell’abitare con una nuova distribuzione. All’esterno i nuovi spazi che accolgono le piscine si configurano come grandi basamenti a sostegno dell’architettura antica, ribaltando il concetto di tempo della costruzione. La pietra trachitica, originaria del luogo, è stata utilizzata con varie forme e finiture per evidenziare i vari interventi di restauro e nuove integrazioni.

Indirizzo

Meleta, Roccatederighi, Roccastrada, Grosseto

Progetto dal

2014

al

2015

Realizzazione dal

2015

al

2017

Casa II   


Nuova Costruzione


“La civiltà toscana ha avuto come poche altre un carattere di continuità nel suo sviluppo lungo quasi sei secoli, in cui si è costantemente mantenuta viva maturando le sue rivoluzioni in seno a una tradizione sostanzialmente così conservatrice da rendere i momenti innovatori piuttosto dei ritorni che delle scoperte”. Due basamenti quadrati si inseriscono nel pendio della collina uno dietro all’altro. Il primo verso valle contiene la piscina, sul secondo è appoggiata la casa, anch’essa di pianta quadrata con una distribuzione interna molto semplice. L’archetipo della casa si riflette nella copertura a capanna che ne definisce proporzioni e misure, accompagnata da due elementi della tradizione che caratterizzano l’immagine complessiva.
Il primo dei due è la loggia che “svuota” per intero la facciata principale, riflettendone i contorni con i muri laterali in pietra che sorreggono le grandi travi metalliche inclinate della copertura. Le scale, il secondo elemento, sono scavate sul fianco del basamento e superano il dislivello tra il piano di campagna e quello della casa. La distribuzione interna priva lo spazio domestico di una gerarchia, accorpando le stanze in un nucleo compatto rivolto all’esterno per privilegiare la vista costante sul paesaggio.

Indirizzo

, Roccastrada, Grosseto

Progetto dal

2015

al

2016

Realizzazione dal

2016

al

2018

Opera Selezionata

Centro sportivo U.S. Grosseto 1912   


Opera Selezionata

Nuova Costruzione


Il nuovo centro sportivo dell’U.S. Grosseto 1912 sorge nella frazione di Roselle alle pendici delle colline che ospitano le rovine dell’antica città etrusco-romana. I corpi di fabbrica si dispongono parallelamente all’andamento dei campi coltivati che fino dai tempi dalla bonifica disegnano la pianura maremmana come un mosaico. Il complesso si configura in un corpo allungato: un volume stereometrico scolpito in blocchi di altezze diverse e segnato da alcuni scavi profondi che accolgono tutte le aperture e gli ingressi alle funzioni principali. Le superfici continue e chiuse sono tinteggiate di un intonaco chiaro che si contrappone ai toni scuri e terrosi che colorano le parti scavate, con un rimando al chiaroscuro delle pareti di pietra delle cave circostanti. Il programma prevedeva la realizzazione degli uffici della società sportiva, una piccola foresteria con le camere per ospitare gli atleti del settore giovanile oltre che un centro medico, un punto ristoro e gli spogliatoi a servizio dei due campi da gioco.

Centro sportivo U.S. Grosseto 1912
Giulio Basili Architetto

Committenza

US Grosseto 1912

Impresa Costruttrice

Fidia srl

Indirizzo

Roselle, via dei Laghi , Grosseto

Progetto dal

2017

al

2018

Realizzazione dal

2018

al

2020

Opera Selezionata

Castello di Montemassi   


Opera Selezionata

Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione


Arroccato sulle ultime pendici meridionali delle Colline Metallifere, il castello di Montemassi, conosciuto per la sua rappresentazione nel celebre affresco del Palazzo Pubblico di Siena, attribuito a Simone Martini, domina, da un’aspra altura, un piccolo borgo e il paesaggio circostante, Il progetto di valorizzazione, che riparte dagli interventi di restauro effettuati circa venti anni prima, punta a rendere il sito storico accessibile al pubblico e consentire lo svolgimento di piccoli concerti, esposizioni temporanee e conferenze. Alcuni interventi puntuali, in relazione tra loro, mirano ad una ricomposizione della rovina: l’ingresso, la regolarizzazione dei piani di calpestio delle aree interne. Il progetto nel suo complesso aderisce alla morfologia del suolo e alle tracce archeologiche, seppure operando una selezione ragionata; i nuovi elementi si inseriscono puntuali e silenziosi lasciando leggibili i segni del tempo, delle stratificazioni sovrapposte, aiutando la lettura delle testimonianze storiche. Un doppio pannello di corten ricuce, individuando un varco, lo strappo del muro perimetrale in corrispondenza dell’antica porta di accesso al castello. In posizione di apertura, il portone, ruotando di 90°, segnala l’ingresso e amplifica lo spazio della soglia. Il grande spazio centrale sospeso sulle rovine, evoca la piazza tardomedievale. Da qui, terminato il faticoso itinerario di salita, lo sguardo può finalmente spingersi fino a incontrare l’orizzonte marino.

Committenza

Comune di Roccastrada

Impresa Costruttrice

F.lli Marconi snc

Indirizzo

via del Capezzuolo 31, Montemassi , Roccastrada, Grosseto

Progetto dal

2017

al

2022

Realizzazione dal

2022

al

2023

Casa IX   


Nuova Costruzione


La casa sorge su di una altura vicina a quella che accoglie le rovine del Castello di Montemassi. Lo sfondo rappresentato da questo frammento di paesaggio rappresenta la matrice per le scelte compositive di impianto. Il principio insediativo del progetto riprende il tema dell’aggregazione, così come avviene nell’architettura spontanea tradizionale, intorno ad un volume più grande che accoglie lo spazio principale della casa, si dispongono due volumi di dimensioni inferiori, rendendo chiara la gerarchia tra gli elementi. I tre corpi quadrati sono trattati come volumi stereometrici di dimensioni contenute, sagomati soltanto dalle falde della tradizionale copertura a capanna. Anche i rapporti tra i pieni e i vuoti che scandiscono i prospetti sono tradotti dai caratteri della tradizione, rispettando la prevalenza di superfici chiuse segnate da aperture di dimensioni contenute. Fanno eccezione quelle facciate, che, esposte maggiormente all’irraggiamento solare, per mitigarne gli effetti, ricorrono all’uso della loggia, ricavata all’interno della sagoma del volume così da non alterarne il profilo compatto, ma disegnando altresì spazi di soglia che mediano il passaggio tra l’esterno, regolato dalla misura del paesaggio, e l’interno, calibrato sulla misura umana.

Indirizzo

Poggio Colombo, Montemassi, Roccastrada, Grosseto

Progetto dal

2020

al

2021

Realizzazione dal

2021

al

2022

Progettisti

Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.

Cooperativa Civile stp soc. coop.

Alba Lamacchia

Cooperativa Civile stp soc. co…
Area Progetti, UNA2 architetti associati, Neutrostudio, Laura Ceccarelli

Andrea Michelini

Area Progetti, UNA2 architetti…
AGA architettura e gestione ambientale

Barbara Lami

AGA architettura e gestione am…
MABS Studio

Antonio Marcon

MABS Studio
Antonella Cacciato

Antonella Cacciato

Antonella Cacciato
FABBRICANOVE

Enzo Fontana

FABBRICANOVE
Alessandro Bernardini Architetto

Alessandro Bernardini

Alessandro Bernardini Architet…
AMDB Architetti

Alessandro Marcattilj

AMDB Architetti
Archivio Personale

Alessandra Foschi

Archivio Personale
Premio Architettura Toscana

2018 - 2022 © Tutti i diritti riservati. Fondazione Architetti Firenze, Via Valfonda 1/a, 50123 Firenze

Cod.Fisc./P Iva 06309990486 | Privacy Policy | Cookie Policy

Design by D'Apostrophe | Developed by Shambix