Allestimento | Interni
Il museo civico è allestito all’interno di uno degli edifici storici più importanti di Prato e raccoglie opere d’arte che spaziano dal Medioevo al Novecento. Nella nuova concezione museografica, gli spazi del Palazzo Pretorio costituiscono una parte di storia che si somma a quella delle opere esposte. Con i nuovi interventi si è creato un percorso fluido e chiaro che partendo proprio dal riconoscimento del valore dell’architettura storica dell’edificio ne mantiene una lettura unitaria degli splendidi spazi interni. In questa ottica l’allestimento propone soluzioni chiare e trasparenti, cucite intorno al corpus delle opere e dell’architettura dell’edificio, utilizzando linguaggi propri e materiali contemporanei. Non ci sono ibridazioni storicheggianti, oppure repertori in stile, ma piuttosto rispetto e sensibilità verso i valori storici che informano l’intero progetto. L’evocazione è presente grazie all’uso dell’illuminazione, del multimediale, dei toni e dei colori neutri dei materiali scelti. Ma la loro natura tende alla purezza e all’astrazione, lasciando campo di espressione alla natura e ai vivissimi colori delle opere. Il ricorso al tessuto non è mai convenzionale: esso richiama caratteristiche storiche visive e tattili tradizionali (nell’uso delle tele e delle sete) e innovative (nell’uso dei tessuti tecnici e dei tessuti metallici). Oltre che un rimando alla produzione e alla storia di Prato, l’impiego del tessuto costituisce un omaggio all’arte di allestire in sé.
Committenza
Comune di PratoImpresa Costruttrice
Farmobili srl, Goppion spa, Velardo Cosruzioni srl, Made spaIndirizzo
piazza del Comune 2, PratoProgetto dal
2012al
2012Realizzazione dal
2012al
2014Restauro | Recupero
Il complesso monumentale dei Bottini dell’Olio–Luogo Pio, realizzato all’inizio del XVIII secolo, costituisce un intero isolato urbano nel cuore dello storico quartiere della Venezia Nuova. L’intervento di restauro degli edifici esistenti ha compreso anche il completamento delle parti distrutte dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale realizzando, purtroppo ancora non in maniera completa, nuovi volumi sul sedime di quelli storici tesi a ricucire il tessuto urbano sfrangiato dalle bombe. In essi mediante l’utilizzo di materiali quali il vetro, il metallo ed il laterizio scialbato a vista, si sono introdotti linguaggi architettonici distinguibili ma che trovano riferimenti nel contesto del quartiere. L’intervento ha realizzato anche nuovi collegamenti funzionali interni, scale, ascensori, rampe e passaggi coperti, che hanno reso il complesso funzionale al nuovo ruolo e completamente accessibile. Gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, utilizzando l’acqua del vicino canale, realizzano un alto risparmio energetico, le reti distributive sono celate ed integrate negli elementi architettonici e negli allestimenti. Negli spazi così restaurati e ricostruiti, si sono ricavati nuovi locali espositivi e nuove dotazioni di servizi per l’esistente Biblioteca Labronica. All’interno dei Bottini dell’Olio, negli ampi saloni voltati, è stato allestito il nuovo Museo della Città, mentre gli ambienti e la Chiesa del Luogo Pio ospitano la collezione comunale di arte contemporanea.
Committenza
Comune di LivornoImpresa Costruttrice
Società Edilizia Tirrenia spa, Impianti Industriali srl, Iteci Impianti srl, GruppoFallani srlIndirizzo
piazza del Luogo Pio, LivornoProgetto dal
2011al
2012Realizzazione dal
2012al
2018Restauro | Recupero
Nel Museo dell’Opera del Duomo di Pisa la successione delle opere è espressione della devozione e della magnificenza di Pisa a partire dal Dodicesimo Secolo. Nella potente e ricca repubblica marinara si sono incontrate culture artistiche diverse, da quelle d’oltre Alpi a quelle islamiche, e nel sec. XIII, con l’arrivo di Nicola Pisano, inizia una stagione di sperimentazione nell’ambito della scultura che ha in sé tutti i semi che germoglieranno con il Rinascimento. Il nuovo progetto museografico si pone come obbiettivo la realizzazione di un percorso fluido, in cui le opere della grande scultura pisana sono valorizzate dagli allestimenti e nello stesso tempo dialogano con il contesto storico. Le opere sono contestualizzate mediante allestimenti che evocano il luogo, la collocazione e le atmosfere originarie. Si tratta di una operazione complessa, mai imitativa della realtà, ma volta a cogliere l’essenza e i significati reconditi per veicolarli. Le finiture, i colori e i materiali rimandano a quelli storici usati nei monumenti della piazza, reinterpretati in chiave contemporanea. I basamenti e le pedane sono in pietra arenaria lavorata in modo da creare una leggerissima vibrazione della superficie. I fondali delle opere sono realizzati in resina o in encausto, per evocare i colori della piazza o i finti marmi dell’interno duomo. Il percorso espositivo si sviluppa su 3000 mq interni, e su una porzione del porticato esterno. Le 380 opere esposte sono suddivise in 26 sezioni.
Committenza
Opera della Primaziale PisanaImpresa Costruttrice
Goppion spa | Opera Laboratori Fiorentini spaIndirizzo
piazza dei Miracoli, PisaProgetto dal
2017al
2018Realizzazione dal
2018al
2019Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.
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