Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione
Situato nel centro storico di Pistoia, vicino al vecchio Ospedale del Ceppo, il Giardino Volante nasce dall'evocazione della memoria genetica urbana dei vuoti naturali interni al costruito, a cui si immagina di sovrapporre il disegno di una trama vegetale, nel tentativo di indagare i simboli caratterizzanti della città. Una sinuosa architettura verde contenuta da un nastro continuo in cemento trasforma le zone di soglia da recinto a percorso, a seduta, fino a divenire piccole architetture per i bambini. All’interno la trama dei percorsi, simulando le nervature linfatiche di una foglia, genera zolle di prato che accolgono le sculture-gioco realizzate dagli artisti, Luigi Mainolfi, Atelier Mendini, Gianni Ruffi, le quali legandosi alla maestosa vegetazione arborea esistente, ricercano una suggestiva relazione tra il lavoro dell’uomo e la seduzione incantata del paesaggio. Il giardino diviene allora un frammento in grado di proiettarsi verso altre aree, nel tentativo di creare una ricucitura urbana dentro un più ampio disegno di riqualificazione attraverso la spinta dell'arte e della natura, nella convinzione che l’architettura all’interno dei tessuti esistenti divenga un innesto in grado di generare nuovi fermenti nel paesaggio e successivi livelli di interazione con il luogo. Una grande platea lineare avvolge molteplici palcoscenici, dove un’architettura nel paesaggio diviene sfondo alle passioni dell’arte, del gioco, della natura.
Committenza
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e PesciaImpresa Costruttrice
Opere edili e impianti: Lorenzini S.r.l., Opere in legno: Mosaico Falegnameria S.r.l., Opere in ferro: Niccolai Costruzioni Metalmeccaniche S.r.l., Opere da florovivaista e giardiniere: Primanatura Giardini S.r.l.Indirizzo
via degli Armeni 5A, PistoiaProgetto dal
2011al
2014Realizzazione dal
2014al
2015Spazi Pubblici | Paesaggio | Rigenerazione
Il progetto nasce come sostituzione di una vecchia serra per accogliere la crescente collezione di agrumi durante i mesi più freddi. Coltivatori per passione, i proprietari desideravano un nuovo padiglione per il riposo invernale delle piante, una piccola architettura dove sostare in silenzio e meditazione tra di esse. Il nuovo volume si inserisce in un terrazzamento della collina attenuando il contrasto fra natura ed architettura, fra forme organiche e frammento artificiale a cui i ritmi prospettici e le vibrazioni tridimensionali delle scansioni lignee dei listelli donano una solenne domesticità. Le facciate sono realizzate con assi di legno grezzo di larice naturale fissate alla struttura interna in larice lamellare assieme ai pannelli in policarbonato opalino. La superficie della copertura in continuità con il fronte sud rivolto verso la campagna circostante, mantiene l’integrità del volume elementare e la forma dinamica come solidificata. Oltre a soddisfare alcune funzioni pragmatiche, il progetto si è sviluppato per divenire una ricerca sulla traslucenza e sul rapporto fra natura e architettura. Durante il giorno, mentre i pannelli in policarbonato diffondono la luce del sole il padiglione diventa un corpo traslucido, a differenza della notte in cui diviene una lanterna scultorea fluttuante nell’orizzonte delle colline. Un’architettura in grado di ascoltare la specificità del luogo inserendosi nel paesaggio come un ulteriore frammento di paesaggio.
Indirizzo
via delle Fontane 15, PistoiaProgetto dal
2015al
2015Realizzazione dal
2015al
2016Nuova Costruzione
Il progetto nasce come sostituzione di una vecchia serra per accogliere la crescente collezione di agrumi durante i mesi più freddi. Coltivatori per passione, i proprietari desideravano un nuovo padiglione per il riposo invernale delle piante, una piccola architettura dove sostare in silenzio e meditazione tra di esse. Il nuovo volume si inserisce in un terrazzamento della collina attenuando il contrasto fra natura ed architettura, fra forme organiche e frammento artificiale a cui i ritmi prospettici e le vibrazioni tridimensionali delle scansioni lignee dei listelli donano una solenne domesticità. Le facciate sono realizzate con assi di legno grezzo di larice naturale fissate alla struttura interna in larice lamellare assieme ai pannelli in policarbonato opalino. La superficie della copertura in continuità con il fronte sud rivolto verso la campagna circostante, mantiene l’integrità del volume elementare e la forma dinamica come solidificata. Oltre a soddisfare alcune funzioni pragmatiche, il progetto si è sviluppato per divenire una ricerca sulla traslucenza e sul rapporto fra natura e architettura. Durante il giorno, mentre i pannelli in policarbonato diffondono la luce del sole il padiglione diventa un corpo traslucido, a differenza della notte in cui diviene una lanterna scultorea fluttuante nell’orizzonte delle colline. Un’architettura in grado di ascoltare la specificità del luogo inserendosi nel paesaggio come un ulteriore frammento di paesaggio.
Indirizzo
via delle Fontane 15, PistoiaProgetto dal
2015al
2015Realizzazione dal
2015al
2016Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.
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