Restauro | Recupero
Il Cisternone è un'architettura idraulica ottocentesca che collega la cinta degli orti pubblici al centro storico medievale di Seggiano (1000 ab.). Abbandonato da molto tempo, è oggi la nuova porta simbolica al Museo della terra e dell’olivastra diffuso nell’intero centro storico: qui si celebra la parte più nascosta del paesaggio olivicolo: le “radici intelligenti” delle piante; la metafora ispirerà il nome della fondazione comunale creata per promuovere la vita sociale e culturale della comunità. L’edificio restaurato e i nuovi spazi di accesso al piede accolgono la presentazione dell’apparato radicale della più grande pianta al mondo coltivata in aeroponica, beneficiata dallo specchio d’acqua ricavato al fondo dell’ambiente e alimentata dai nutrienti dispensati lungo le pareti. Nella verticalità dello spazio e nella fitta penombra, visitatori e cittadini vivono un incontro multisensoriale con l’intelligenza vegetale, ecologica e resiliente. L’attività elettrica delle radici è monitorata dal Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell’Università di Firenze guidato da Stefano Mancuso; i dati sono interpretati in tempo reale dall’installazione artistica di Gianandrea Gazzola che li traduce in forma di scrittura. La visita termina sulla piazzetta all’estradosso del volume idraulico dove tronco e chioma della pianta si integrano visivamente con gli uliveti circostanti. Il progetto del museo diffuso è stato esposto alla Biennale di Architettura di Venezia del 2018.
Committenza
Comune di SeggianoIndirizzo
Museo dell'Olivastra e della Terra di Seggiano, via Armando Diaz, Seggiano, GrossetoProgetto dal
2010al
2021Realizzazione dal
2011al
2022Studi e liberi professionisti partecipanti al Premio.
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